Nonostante la pioggia settembrina abbia limitato un po’ i danni, la raccolta ormai agli sgoccioli non passerà certo tra gli annali come una delle più fortunate per gli olivicoltori arcensi. La siccità di quest’estate ha rovinato, in maniera più o meno marcata, la produzione d’oliva. Per correre ai ripari Comune e produttori hanno sancito un’alleanza che dovrebbe risolvere una volta per tutte il problema.L’obiettivo è tanto semplice quanto ambizioso: portare l’acqua nell’olivaia arcense, quella che da Varignano si estende fino al castello e che poi riprende ai piedi dello Stivo. Un progetto dai costi imprecisati e che per forza di cose dovrà passare al vaglio del servizio acque della Provincia. Intanto, però, è arrivato l’ok dei consorzi irrigui della zona. Il vicesindaco, nonché assessore all’agricoltura, Sergio Prandi ha incontrato i presidenti e i segretari dei vari consorzi interessati (il Fitta di Arco, quello di miglioramento fondiario di Oltresarca e olivaia di Romarzollo) per tastare il terreno e sottoporre l’idea. Dagli incontri è emersa la precisa volontà a portare avanti il progetto anche se l’impresa non si presenta facile. Sia dal punto di vista economico, sia da quello meramente pratico. Per realizzare l’opera servono notevoli somme di denaro che nè il Comune e neppure i vari consorzi (ossia i proprietari degli uliveti) dispongono. Pertanto il pallino è nelle mani della Provincia e presto Prandi incontrerà il nuovo assessore all’agricoltura. Poi, inutile nasconderlo, esistono i campanili che sono sempre difficili da superare. Oltresarca dispone già dell’acqua in quota (la preleva dalla galleria dell’Enel che porta a Torbole) mentre ad Arco occorrerebbe pomparla. Problemi, comunque, che verranno certamente risolti (un aiuto potrebbe arrivare dal progettone realizzato a suo tempo, per il fu consorzio di secondo grado, dall’ingegnere di Trento Federico Vivari) affinché l’acqua possa, stavolta, arrivare alla gola.
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La siccità di quest'estate ha scatenato la caccia all'acqua. L'opera è subordinata al finanziamento provinciale. I consorzi irrigui danno il via libera al progetto di Prandi
Alleati per salvare l’olivaia arcense
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