martedì, Gennaio 14, 2025
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Venerdì il Consiglio di amministrazione della Fondazione discuterà del risultato finanziario negativo. La stagione dei «grandi nomi» ha chiuso con un passivo di 300mila euro

Il Vittoriale cambia direttore

Così fragorosa e così onerosa. La stagione estiva del Vittoriale di Gardone Riviera, che ha proposto nomi di assoluto rilievo, si è conclusa con un «buco» di 300mila euro, circa 600 milioni di vecchie lire. La giunta della Fondazione, composta da Anna Maria Andreoli, presidente, da Giovanna Ciccarelli, rappresentante del ministero della Pubblica istruzione, da Lucio Faggiano, un trentino designato dal Tesoro, dai sindaci di Salò (Giampiero Cipani) e Gardone Riviera (Alessandro Bazzani), ha già tenuto due riunioni sull’argomento. E venerdì pomeriggio passerà la patata bollente al consiglio di amministrazione. Intanto su un quotidiano è apparso un laconico annuncio a pagamento: «Il Vittoriale è intenzionato a conferire l’affidamento in gestione del proprio teatro per il 2004. Entro sette giorni gli interessati sono invitati a segnalarsi per iscritto, via fax o posta elettronica». Dopo Paolo Bosisio, rimasto in carica tre anni, viene quindi silurato anche il nuovo direttore artistico, Massimo Chiesa, nominato nel mese di marzo. Oltre a cercare una società esterna di servizi che organizzi la stagione degli spettacoli, Andreoli e consiglio sembrano intenzionati a non spendere più di 50mila euro per la prossima estate, dovendo tappare i buchi. Lo scorso inverno un comitato di saggi (Vittore Branca, Luigi Squarzina e Salvatore Leto) aveva vagliato nove candidature. C’erano Antonio Fuso, il milanese Lorenzo Arruga, il romano Marco Parodi, Renato Borsoni, ecc. Sembrava che potesse spuntarla quest’ultimo, fondatore della Compagnia della Loggetta, con Mina Mezzadri, Ermes Scaramelli, Aldo Engheben, Maria Teresa Giudici, Marisa e Gianni Germano (leggendari gli spettacoli tenuti al Santa Chiara) e, successivamente, direttore del Ctb e dello Stabile di Toscana. Invece Borsoni è stato battuto in volata da Chiesa, che aveva guidato il «Nazionale» di Milano, il «Margherita» e il «Politeama» di Genova, curato il Columbus Day, la Festa per lo scudetto della Sampdoria con Gianni Minà e Paolo Villaggio, concerti rock, il Festival delle Ville Tuscolane a Frascati, la rassegna teatrale «Garofano Verde» a Roma. Ben 34 le sue produzioni, nell’arco di 13 anni, da «A piedi nudi nel parco» a «La strana coppia», da «Letto a tre piazze» a «Il vizietto». Gli interpreti: Ricky Tognazzi, Lino Capolicchio, Simona Izzo, Carlo Delle Piane, Ombretta Colli, Simona Marchini, Claudio Bisio, Bebo Storti, Gastone Moschin, Mariangela D’Abbraccio, Sergio Castellitto, Margaret Mazzantini, Lauretta Masiero, Gigi Pistilli, Gianfranco D’Angelo, Luca Barbareschi, Lucrezia Della Rovere, Benedetta Mazzini (la figlia di Mina), Zuzzurro e Gaspare, Nancy Brilli, Heather Parisi, Giobbe Covatta, Enrico Montesano, Alessandro Gassman, Paolo Villaggio, Johnny Dorelli, Claudia Gerini, Amanda Sandrelli, Gian Marco Tognazzi. Solo per citarne alcuni. Presentatosi con un eccellente pedigrèe, questa estate Chiesa ha portato al Vittoriale artisti di fama come Lou Reed (primatista 2003 con 1560 spettatori), Fiorella Mannoia (1512), Natalie Cole (1410), il pianista Ryuichi Sakamoto, autore delle colonne sonore de «L’ultimo imperatore» e «Il piccolo Buddha», Laurie Anderson, Steve Winwood, Patti Smith, Tiromancino, Wynton Marsalis, il jazzista che si è aggiudicato ben otto Grammy’s Awards e un premio Pulitzer. I 20 spettacoli, che svariavano dal rock all’operetta, dal musical alla danza, con l’aggiunta dei dissacranti Daniele Luttazzi e Paolo Rossi, hanno richiamato 18mila paganti. Altri 4mila hanno assistito (gratis) alla rassegna di prosa: una trentina di recite, riservate in particolare ai giovani, tenute nel chiostro del Parente o nel teatro all’aperto, con Sara Bertelà, Giuseppe Manfridi, Juri Ferrini, Luca Guadagnino, Claudio Gioè, Claudia Zanella, Teresa Saponangelo, Filippo Timi, Franco Ravera e Andrea Brambilla, conosciuto dal pubblico Tv come Zuzzurro. Una stagione scoppiettante e di buon livello, che però ha fatto salire alle stelle i costi. Il Vittoriale si è visto subissare di fatture da pagare, e in giunta qualcuno ha invitato a scrivere a Chiesa chiedendogli di coprire di tasca sua alcune spese. Venerdì, come detto, il consiglio di amministrazione esaminerà l’intera vicenda, e deciderà la linea da seguire.

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