Altro sopralluogo

Vi è cauto ottimismo, tra i funzionari del Comune, dopo gli incontri con la Soprintendenza regionale e provinciale sulla destinazione della Palazzina Storica, aggiudicata all’asta dalla Consap, la società incaricata dell’alienazione dei beni immobili demaniali, nonostante la sussistenza di un doppio vincolo: il primo riguardante la Sala del Convegno, sede dell’incontro in cui si decise la resistenza sul Piave e, quindi, la sorte della prima guerra mondiale; il secondo su tutto l’edificio, in quanto parte integrante della Fortezza arilicense interamente sottoposta a vincolo. «La Soprintendenza regionale», spiega il commissario prefettizio Maria Rosaria Laganà, «ha ricevuto richiesta, da parte della Consap, di formulazione del parere sull’alienabilità dell’edificio; a seguito di questo è stato effettuato il 4 novembre un sopralluogo da parte dei funzionari delle Soprintendenze, regionale e provinciale, e una settimana dopo ci siamo ritrovati nuovamente a Venezia». «Insieme alla soprintendente regionale, baronessa Rubin de Cervin, abbiamo cercato di sviscerare tutti gli aspetti della vicenda, tanto che la stessa Soprintendenza ha chiesto sia un’integrazione della documentazione presentata dalla stessa Consap, e ritenuta carente sulle indicazioni dell’utilizzo del bene in caso di cessione, che un parere ufficiale all’Avvocatura di Stato sulle modalità di lettura del vincolo». Solo dopo il completamento della documentazione la Soprintendenza esprimerà il suo parere «che, secondo le impressioni derivate dall’incontro, dovrebbero essere positive per l’inalienabilità del bene; speriamo che i fatti non smentiscano questa sensazione. Dopo di che si vedrà se e come si potrà arrivare anche alla cancellazione definitiva della Palazzina Storica dall’elenco dei beni alienabili del demanio». «Che la sensazione sia positiva», aggiunge il segretario comunale Giovanni Peruzzi, «va ben oltre la questione Palazzina Storica. A Venezia, sia da parte della Soprintendenza provinciale che dei rappresentanti del Demanio, abbiamo trovato una grande sintonia e disponibilità a collaborare sulle problematiche legate a tutto il patrimonio architettonico di Peschiera: la sua fortezza è quasi interamente conservata, il che rappresenta una peculiarità rara, che può essere valorizzata al meglio grazie alla giusta sinergia tra tutti gli enti preposti».