giovedì, Maggio 2, 2024
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Installate con il permesso della Regione malgrado il no del Comune. Sindaco preoccupato: «Ho chiesto di verificare i livelli di inquinamento»

Antenne dei telefonini in centro. Raccolta di firme per spostarle

Hanno già firmato in trecentocinquanta, e la raccolta di sottoscrizioni continua: quelle antenne lì, in pieno centro storico, non le vogliono. C’è fermento a Garda per il nuovo ripetitore dei telefonini installato sulla terrazza di un albergo, in mezzo alle case del paese. Anche perché a una trentina di metri in linea d’aria, sul tetto di un altro albergo, di antenne ce n’è già un’altra. Sulle porte di alcuni negozi è apparso un manifestino che avverte: «Stiamo raccogliendo le firme per l’eliminazione o lo spostamento dei due ripetitori per telefonia mobile posti su due alberghi di Garda e per impedirne l’installazione di altri nelle vicinanze delle abitazioni». L’adesione è alta. Le petizioni sono due. La prima è indirizzata all’Arpav, l’azienda regionale di prevenzione ambientale: si domanda che le antenne vengano spostate o eliminate. L’altra è rivolta al sindaco e a tutti i consiglieri comunali: viene chiesta una «delibera che rinnova le installazioni già esistenti di ripetitori per la telefonia mobile nel centro storico e ne impedisca la futura installazione», a meno che vengano posizionati «ad una distanza non inferiore a un chilometro da qualsiasi abitazione». Ma la richiesta rivolta agli amministratori comunali non sortirà effetti: la competenza in materia, infatti non è del Comune, ma della Regione. «Da parte nostra – spiega infatti il sindaco Giorgio Comencini – abbiamo fatto parecchie resistenze alla richiesta di installare le antenne, tant’è che la commissione edilizia comunale ha sempre e comunque negato il permesso. Le ditte concessionarie di licenza, però, hanno aggirato l’ostacolo ottenendo il permesso ambientale dalla Regione in seno alla commissione tecnica regionale, che è un organo superiore al nostro, vanificando così il diniego comunale. Mi chiedo dove sia il rispetto delle autonomie locali». Quanto alla raccolta di firme in corso, Comencini dice di «condividere le preoccupazioni dei cittadini» e di aver già provveduto a richiedere all’Arpav una verifica dei livelli di inquinamento elettromagnetico. Tra i gardesani, però, serpeggia il malumore. E c’è chi fa osservare che il cartello indicante i lavori «di costruzione di stazione radio base per telefonia mobile» è dietro la serranda di una vetrata seminascosto da piante di oleandro Intanto sulla dependance dell’hotel Giardinetto l’antenna è già all’opera, e fa il paio con quella sull’hotel Cortina, a pochi metri di distanza. «Certe notti – dice un residente della zona – l’antenna fa uno strano, continuo rumore, che rimbalza sui muri delle case e non fa chiudere occhio». Non è una bella compagnia.

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