martedì, Novembre 5, 2024
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Desenzano spiega tutto quello che si deve sapere per curarle e vivere in serenità

Arrivano le allergie!

Primavera è arrivata anche sul calendario ed è così cominciato un nuovo ciclo annuale: dopo il freddo e buio inverno con la nuova stagione la natura rinasce ad una nuova vita in un’esplosione crescente di colori e di… profumi.Non per tutti, però, questo momento è vissuto con gioia, infatti per qualcuno la nuova stagione rappresenta il ritorno puntuale di un fastidioso problema: l’allergia. In una misura che va dal dieci al quindici per cento, la popolazione italiana è colpita da fenomeni allergici e si calcola che nel nostro Paese circa sette milioni di persone soffrano di questo fastidiosissimo disturbo.A tutt’oggi non è possibile chiarire con assoluta precisione le cause di questa patologia che coinvolge il sistema immunitario; e nonostante si conoscano bene i meccanismi di allergizzazione, non si riesce ancora a stabilire con sicurezza chi è a rischio, chi no. Una delle poche cose certe è che non è uguale per tutti il tempo di allergizzazione (cioè il tempo che trascorre tra il primo contatto con la sostanza e lo scatenamento dei sintomi): infatti è dimostrato che questo periodo può variare da appena qualche giorno addirittura a diversi anni!Altrettanto noto è che vi sia una percentuale di ereditarietà, cioè si riscontra che il 30% dei bambini che hanno un genitore che soffre di allergia possono sviluppare fenomeni allergici dello stesso tipo anche quando sono in età adulta.Le sostanze allergizzanti entrano in contatto con l’organismo soprattutto attraverso l’aria respirata. Le più comuni e note sono rappresentate dai pollini delle piante e delle erbe presenti nell’aria fin da metà gennaio sino alla fine di settembre. In particolare, vediamo quali sono mediamente i periodi della loro comparsa nell’aria:NOCCIOLO: da gennaio a fine marzo.OLMO: da metà febbraio ad aprile.PIOPPO E SALICE: da marzo a fine maggio.PARIETARIA: da maggio a settembre BETULLA E CIPRESSO: da aprile a metà giugno.QUERCIA, FAGGIO, PLATINO, PINO: da metà maggio a metà agosto.PIANTAGGINE, ACETOSA: da maggio ad agosto.GRAMINACEE: da metà maggio a metà settembre.TARASSACO: da maggio a giugno.ORTICA: da maggio a settembre inoltrato.I periodi, ripetiamo, sono di massima. Infatti il mese di marzo che si sta chiudendo, con il suo andamento particolarmente mite – nonostante alcune variazioni anche brusche – ha provocato l’anticipata fioritura all’unisono di parecchie specie vegetali, tra le quali proprio quelle betulle e cipressi che sono due fra le espressioni delle bellezze naturalistiche ed ambientali del Garda. E già si sono affacciate anche le graminacee, che però raggiungeranno il loro acme tra un mese.La conferma di questo “anticipo” viene dal rilevatore pollinico installato all’Ospedale di Desenzano. La dottoressa Antonietta Melchiorre, dirigente di primo livello di pneumologia e responsabile dell’Unità operativa di allergologia dell’ospedale di Montecroce – che fa capo all’Unità operativa di malattie dell’apparato respiratorio, diretto dal dottor Francesco Farisé – spiega come proprio questa stazione di rilevamento “ci dà i numeri dell’allergia, segnalandoci settimana per settimana quali e quanti pollini ci sono in un metro cubo di aria e se i pollinosici devoon cominciare ad armarsi contro di essi”. “A questo proposito, l’Unità di allergologia è pronta a dare tutte le informazioni riguardo alla situazione dell’aria, con i relativi consigli terapeutici”Con la dottoressa Melchiorre collaborano i dottori Ornella Moreni e Silvano D’Arconte, mentre un apporto fondamentale alla gestione del pollen trap viene dall’esperto naturalista Piercarlo Goglione che opera presso il Laboratorio di analisi di Desenzano.“La sensibilità ai problemi delle allergie si è acuita molto in questi anni” fa rilevare il professor Bruno Milanesi, primario dei Laboratori di Patologia Clinica dell’Azienda ospedaliera di Desenzano del Garda (cinque strutture in stretta connessione operativa fra loro). Prosegue il prof. Milanesi: “Il diffondersi di questi disturbi ci ha impegnato a rendere operativi, con precisione e tempestività, tutti gli strumenti più idonei a contrastarli. Così tutti i laboratori dell’Azienda sono in grado di eseguire analisi in vitro e in vivo fornendo risposte praticamente immediate: a seconda del tipo di esame, è possibile comunicarne l’esito al paziente da un minimo di un’ora ad un massimo di 48 ore”.Puntualizza il direttore generale dell’Azienda, dottor Angelo Foschini: “Da anni forniamo queste prestazioni; possiamo dire che probabilmente siamo stati i primi nella provincia di Brescia, oltretutto anticipando ampiamente – noi, servizio pubblico – anche lo stesso privato”. “Aggiungo – continua Foschini – che il servizio di allergologia di Desenzano offre ai cittadini un compiuto iter diagnostico e terapeutico. Infatti non ci occupiamo solo di allergie respiratorie, ma svolgiamo un’attività assolutamente completa: studio e cura di allergie da farmaci, di quelle alimentari, di quelle da veleno degli imenotteri. Sono opportunità ed esperienze preziose per i malati, ma anche per la ricerca”. Riprende la dottoressa Melchiorre: “I numeri della pollinosi sono in preoccupante aumento, con un incremento annuo di circa il 10 per cento su base nazionale. E’ la stessa percentuale che rileviamo sulla popolazione afferente all’Allergologia di Desenzano”.Responsabilità forte di questo incremento è, senz’altro, da ascrivere all’inquinamento atmosferico, che quest’anno anche nella nostra provincia l’ha fatta da padrone. Le polveri fini e quant’altro sospeso nell’aria, alimentati dall’andamento meteorologico stagionale, hanno provocato in inverno un incremento delle patologie infettive a carico dell’apparato respiratorio; ora, in primavera, stanno dando cospicuo impulso alla “carica dei pollini”. E’ ben noto, infatti, come gli inquinanti nell’aria rendano gli stessi pollini più allergenici.La più temuta fra le varie forme di allergia è l’asma, che costituisce un problema sanitario mondiale a causa della sua crescente diffusione, soprattutto nella fascia infantile. “E’ proprio nell’infanzia e nell’adolescenza – prosegue Antonietta Melchiorre – che l’asma riconosce come causa l’allergia, a pollini e ad acari della polvera in modo particolare”.Tra i pollini che causano l’asma importanti sono quelli della parietaria e delle graminacee, oltre all’emergente ambrosia, nota come “allergia di ferragosto”.Nell’area gardesana riveste molta importanza anche il polline dell’olivo, concomitante con quello delle graminacee, anche se per un periodo molto più breve.Alcuni pollini possono essere responsabili anche di alcune forme di orticaria “da contatto”: ne sanno qualcosa le mamme che vedono tornare a casa i figli con pomfi orticariodi diffusi dopo essere stati a giocare nei prati.I dati raccolti dal rilevatore pollinico dell’Unità di allergologia di Montecroce sono utilizzati per formulare le diagnosi più appropriate e per modificare il dosaggio della terapia vaccinica eseguita presso gli appositi ambulatori.“L’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda – conclude il direttore generale dottor Angelo Foschini – mette anche a disposizione dei cittadini un sito Internet dove periodicamente si potranno consultare le mappe polliniche, aggiornate di settimana in settimana”.L’indirizzo è quello del sito aziendale, cioè: www.aod.it. Per chi non utilizza questo strumento, è possibile telefonare tutti i mercoledì dalle ore 8.30 alle ore 10.30 al numero: 030. 9145386: si possono ottenere tutte le informazioni sulla concentrazione pollinica in atto.

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