giovedì, Ottobre 10, 2024
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Le lezioni cominciano oggi. Gli iscritti sono 45, eppure spesso servono «rinforzi»

Bagnini al corso Camping e piscine se li contendono

Sono 45 gli iscritti al nuovo corso per bagnini di salvataggio per piscina organizzato dalla Società nazionale di Salvamento che prende il via oggi a Peschiera. «Le richieste di iscrizione arrivano soprattutto dalla zona del lago», spiega Nicola Soliman, coordinatore della sezione veronese della Società. «La ragione è semplice: l’accordo tra Stato e Regioni siglato il 16 gennaio 2003 rende obbligatorio garantire l’assistenza ai bagnanti in ogni impianto natatorio inclusi quelli di cui sono dotate le strutture turistico recettive».>BR>«Ciò significa che non solo le piscine comunali o pubbliche ma anche quelle degli alberghi o campeggi devono assicurare la presenza del bagnino. Ecco perché tra i risultati ottenuti dalla Società nazionale di salvamento c’è anche quello di creare posti di lavoro per i giovani». «Anche perché la Società nazionale di salvamento è riconosciuta dal ministero degli Interni e dunque i brevetti rilasciati abilitano non solo su tutto il territorio nazionale ma anche in tutti i Paesi dell’Unione europea e quelli con cui l’Italia ha rapporti regolati da precise convenzioni».Quello che parte oggi è il secondo corso organizzato dalla Società la cui sede provinciale è a Verona (via Butturini, 12 – tel. 045.8342164) ma che proprio a Peschiera ha la sua sede operativa (via Pastore, 15 di San Benedetto di Lugana). «Il primo è stato fatto in città da gennaio ad aprile, nella piscina dell’Istituto Don Calabria», ricorda Soliman. «Anche in quel caso abbiamo avuto una quarantina di allievi. Si è trattato del Corso di formazione e conseguimento del brevetto professionale per Bagnino di salvataggio per acque interne, fiumi laghi e mare. È la cosiddetta “estensione”, il corso cui può iscriversi solo chi sia già in possesso del brevetto per le piscine».BR>La domanda é tanto alta da richiedere l’impiego di bagnini provenienti anche da altre zone d’Italia. «Questo succede soprattutto in estate. Riusciamo a risolvere la situazione», conclude Soliman, «grazie alla rete di collegamento tra le circa 220 sezione della Scuola sul territorio nazionale».

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