Inizia da Sirmione una breve inchiesta sulle biblioteche del basso Garda che, negli ultimi anni, hanno saputo incrementare numero di lettori e realizzare numerose iniziative di tutto rispetto. Nel 2005 la biblioteca di Sirmione ha visto il numero dei prestiti fortemente aumentato, fino a quasi 19.000, rispetto ai circa 12.000 del 2004; dati rilevanti se si pensa che il numero di libri e Dvd acquistati l’ anno scorso è stato parecchio inferiore a due anni prima. Ascoltando le parole della presidentessa Pasqua Di Biase sul tipo di lavoro svolto nell’ arco del tempo, pare di trovarsi di fronte ad uno di quei centri culturali per l’ infanzia e l’ adolescenza impostati sul modello nordeuropeo. Non che questo significhi l’ esclusione dell’ utenza adulta: ma la scelta del comitato tecnico della Biblioteca sirmionese – comitato tutto al femminile, peraltro -, presieduto dalla signora Pasqua e composto da Sabina Fadabini e da Elisabetta Imperti, ha da subito teso a privilegiare la fascia di età più giovane, e quindi più debole perché spesso priva di voce sulle proprie esigenze, che, dalle scuole materne fino alla fine delle scuole medie, ha bisogno di essere maggiormente seguita, per potersi avvicinare in maniera sempre più consapevole alla realtà del libro. A Sirmione la biblioteca ha dunque dato il via ad una serie di strategie mirate all’introduzione e all’incentivo alla lettura. Come in una ideale «Città dei Bambini» proiettata in un pacifico quartiere del futuro, infatti, biblioteca, scuole primarie e giardinetti coesistono, affiancandosi l’ un l’ altro a breve distanza topografica, integrandosi per creare una sorta di «oasi didattica», adibita all’ accoglienza dei minori, anche dei più piccini, che possono così fruire di un punto d’ incontro e di ritrovo nel dopo-scuola. Le iniziative sono estremamente varie, e cominciano fin dalla nascita: per ogni nastro azzurro o rosa che compare nella comunità sirmionese viene inviato in dono alla famiglia del nuovo arrivato un libricino di favole, con allegata la tessera personale del neonato, in modo che, appena il piccolo utente avrà raggiunto una sufficiente capacità di parola e si reggerà da sé sulle sue gambette, potrà iniziare a sfruttare i vantaggi a lui riservati dal sistema bibliotecario. Il che significa laboratori, incontri di lettura, simpatici teatrini, momenti interattivi di gruppo. Mensilmente, ogni fascia di età riceve una lista appositamente preparata sulle novità editoriali che sono disponibili in prestito, e per ciascun titolo viene allegata una breve recensione, in modo da chiarire il genere e l’ argomento trattato. Per le scuole materne è prevista una serie di incontri annuali, volti a sensibilizzare i piccolissimi e a far loro prendere dimestichezza con l’ universo dei libri, perché col tempo possano poi arrivare a concepire il testo come uno strumento di lavoro, di riflessione, ma anche un amico e un compagno costante nell’ arco della vita. Nell’ ambito «promozionale» del sapere si allestiscono anche piéces teatrali, proiezioni di film, di cui segnaliamo nel 2005 l’ interessante iniziativa rivolta ai ragazzi delle medie «Dal Libro al Film», laboratorio in sei puntate dove è stato analizzato il rapporto che lega i libri con le trasposizioni cinematografiche che ne vengono tratte. E poi, per gli adulti, corsi di lingua straniera, di informatica, di grafologia, di storia dell’ arte, di musica; 5 incontri alla scoperta della Divina Commedia; 3 su Paolo Coelho. Per il 2006 le attività in cantiere sono molte, a cominciare dagli imminenti incontri con lo storico e giornalista Mario Arduino.
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Inchiesta sulle strutture del basso lago. Da circa 12mila nel 2004 sono passati a 19mila nel 2005