La signora Giuseppina Fontana, originaria di Bardolino, ha recentemente raggiunto un traguardo davvero speciale: ha spento 100 candeline. Nata il 27 agosto 1923, la signora Giuseppina ha festeggiato il suo centesimo compleanno con un pranzo insieme ai parenti più stretti, ricevendo anche gli omaggi dell’Amministrazione comunale.
La vita di questa nuova centenaria è stata molto interessante. Figlia dell’enologo della cantina Guerrieri-Rizzardi, Giuseppina è cresciuta a Bardolino insieme a quattro sorelle. Dopo aver lavorato per un breve periodo in Svizzera nel secondo Dopoguerra, dove ha guadagnato abbastanza soldi per acquistare due macchinari industriali per la maglieria, la signora Giuseppina ha deciso di aprire un negozio di abbigliamento a Bardolino insieme alla sorella minore Giulia. Il negozio, chiamato “Abbigliamento sorelle Fontana”, è rimasto aperto fino alla pensione della signora Giuseppina negli anni ’90.
Nonostante la sua indipendenza e la sua carriera lavorativa, la signora Giuseppina non si è mai sposata e non ha avuto figli. Tuttavia, gode ancora di buona salute e vive nel centro di Bardolino. Per festeggiare il suo centesimo compleanno, la signora Giuseppina ha organizzato un pranzo alla trattoria “Al Commercio” insieme a tre nipoti, i loro mariti e i pronipoti.
La signora Giuseppina è la seconda centenaria del paese, dopo Pietro Celant, che ha raggiunto i 101 anni. Il sindaco di Bardolino, Lauro Sabaini, e la vicesindaca, Katia Lonardi, hanno voluto rendere omaggio alla signora Giuseppina e le hanno portato i saluti e gli auguri di tutta la comunità. Gli amministratori hanno sottolineato l’importanza di celebrare e onorare le persone anziane che hanno contribuito a costruire la società e che ci hanno lasciato un prezioso patrimonio di conoscenze e valori.
La storia della signora Giuseppina Fontana è un esempio di resilienza, indipendenza e dedizione al lavoro. La sua vita e la sua longevità sono un motivo di ispirazione per tutti noi. Auguriamo alla signora Giuseppina tanti anni felici e in salute, e speriamo che la sua storia possa essere un esempio per le generazioni future.