lunedì, Dicembre 4, 2023
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Chiaretto di Bardolino: balzo in avanti del 21% nei primi tre mesi del 2020

Nel pri­mo trimestre deciso aumen­to del imbot­tiglia­to. Il Con­sorzio: “No al pes­simis­mo e a mis­ure dras­tiche. Sì ad azioni in gra­do di garan­tire la liq­uid­ità alle can­tine” Il dato è qua­si inaspet­ta­to, in un peri­o­do in cui sem­bra di essere assue­fat­ti alle notizie di seg­no neg­a­ti­vo: il di ha chiu­so il pri­mo trimestre del 2020 con un bal­zo in avan­ti del 21,1% negli imbot­tiglia­men­ti rispet­to ai pri­mi tre mesi del 2019, con­fer­man­dosi sem­pre di più come leader del movi­men­to dei vini rosa ital­iani.

Favorev­ole anche il trend del Bar­dolino, che nel­la clas­si­ca ver­sione in rosso ha fat­to seg­nare un +2,6% di incre­men­to. Com­p­lessi­va­mente, la denom­i­nazione bar­do­linese evi­den­zia un trend di cresci­ta del +9,7%. “La grande dis­tribuzione, assec­on­dan­do le esi­gen­ze delle famiglie — com­men­ta il pres­i­dente del Con­sorzio di tutela del Chiaret­to e del Bar­dolino, Fran­co Cristo­fore­t­ti — ha incre­men­ta­to la doman­da di vini quo­tid­i­ani e acces­si­bili, capaci di esprimere una pre­cisa iden­tità e una qual­ità molto affid­abile, e noi che abbi­amo spin­to il Chiaret­to e il Bar­dolino in ques­ta direzione sti­amo rac­coglien­do frut­ti anche in una fase così del­i­ca­ta. Abbi­amo già col­lo­ca­to 2,6 mil­ioni di bot­tiglie di Chiaret­to, mez­zo mil­ione in più del pri­mo trimestre del­lo scor­so anno. Il Bar­dolino è a 3,6 mil­ioni”.

“Anche se è pre­maturo fare con­sid­er­azioni sul­l’evoluzione del­lo sce­nario — aggiunge Cristo­fore­t­ti — non con­di­vidi­amo le visioni pes­simistiche che vor­reb­bero l’im­me­di­a­ta adozione di mis­ure emer­gen­ziali per il set­tore vitivini­co­lo. Piut­tosto, a pre­oc­cu­par­ci è la prospet­ti­va di un tur­is­mo azzer­a­to nel­l’area del Gar­da, che avrebbe ricadute soprat­tut­to sulle pic­cole aziende agri­cole locali, le quali basano ampia parte del­la red­di­tiv­ità sul­la ven­di­ta diret­ta e sul col­lo­ca­men­to pres­so bar e ris­toran­ti del­la zona. La vera neces­sità è dunque quel­la di garan­tire liq­uid­ità alla fil­iera vini­co­la ora che i lavori di cam­pagna chiedono for­ti spese, ed è su questo fronte che ci aspet­ti­amo rapi­di ed effi­caci inter­ven­ti da parte del Gov­er­no, delle pub­bliche ammin­is­trazioni e del sis­tema ban­car­io”.

 

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