Ora c’è un gardesano in più. È monsignor Loris Capovilla: fu il segretario di Papa Giovanni XXIII. Il Consiglio comunale gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Lui, come segno di riconoscenza, ha donato al gonfalone municipale la medaglia aurea di Papa Giovanni: prima di Garda, l’avevano ricevuta solo Roma, Venezia, Bergamo e Sotto il Monte, paese natale del pontefice. È stato il sindaco Davide Bendinelli a ricordare, nel corso della seduta consiliare, com’è nata l’idea del tributo all’arcivescovo Capovilla. Tutto ha origine dall’amicizia ormai trentennale del prelato con il professor Armando Gallina, preside dell’istituto superiore bardolinese intitolato a Luigi Carnacina. «Ho chiesto a Gallina», ha ricordato Bendinelli, «di accompagnarmi a Sotto il Monte a incontrare monsignor Capovilla, uno dei protagonisti della storia e della cultura contemporanea, segretario del Papa della pace e del dialogo tra i popoli. Siamo rimasti due ore a conversare con lui: è stato un incontro illuminante. Gli ho chiesto di venire a Garda a parlarci di Papa Giovanni ed ha accettato con entusiasmo. È un onore averlo come concittadino onorario». La proposta è stata approvata dal Consiglio all’unanimità. All’omaggio dei consiglieri gardesani s’è aggiunto quello del vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Fiorin, che ha donato all’arcivescovo una targa della Regione Veneto: «La cittadinanza onoraria a monsignor Capovilla», ha detto, «fa onore a Garda e a tutta la comunità veronese e veneta». «Quelli che ho ricevuto oggi», ha affermato l’ex segretario del Papa buono, «sono gesti di cortesia e amicizia: li ritengo un omaggio alla figura di Giovanni XXIII». E la vita e il pensiero di Papa Roncalli sono state delineate con tratti vividi sia nel breve intervento che monsignor Capovilla ha tenuto a margine della seduta consiliare, sia, più tardi, in un palazzo dei congressi gremito di pubblico. «Quest’evento», ha sottolineato al palacongressi il professor Gallina, attorniato dagli allievi della scuola alberghiera di Bardolino, che hanno fatto gli onori di casa, «si colloca esattamente a 40 anni dalla morte del pontefice e dalla promulgazione dell’enciclica Pacem in Terris». «Anche per me, che non ho vissuto gli anni del pontificato di Papa Roncalli», ha aggiunto il sindaco Bendinelli, «il pensiero di Giovanni XXIII resta di fondamentale importanza. Mi piace ricordare come ci abbia insegnato che la pace è il massimo impegno cui occorre dedicarsi e come la sua opera abbia segnato un momento significativo del processo di comprensione e di pacificazione fra i popoli». Monsignor Capovilla questo Papa della pace l’ha seguito fedelmente per anni, devotamente, rispettosamente: «Nella preghiera», ha ricordato l’arcivescovo, «gli do del voi ancora adesso. Anche se gli ero vicinissimo, non mi sono mai seduto alla sua tavola, non ho mai mangiato con lui. Però non ho neppure mai voluto perdere un solo secondo della sua Messa: la diceva con una semplicità tale da trasformare la giornata in una festa». Già, un Papa davvero santo.
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Monsignor Loris Capovilla è gardesano