mercoledì, Maggio 1, 2024
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La Casa del Podestà di Lonato, sede della Fondazione istituita dal senatore Ugo Da Como (1869-1941) in quella che fu la sua dimora prediletta, è stata inserita in un particolarissimo itinerario artistico dedicato al cuoio antico.

Singolare iniziativa a Lonato

La Casa del Podestà di Lonato, sede della Fondazione istituita dal senatore Ugo Da Como (1869-1941) in quella che fu la sua dimora prediletta, è stata inserita in un particolarissimo itinerario artistico dedicato al cuoio antico.Il museo Bagatti Valsecchi di Milano si è fatto promotore di un’iniziativa dedicata proprio ai manufatti realizzati con questo materiale predisponendo un percorso che unisce tutte le maggiori città della regione Lombardia nelle quali è possibile ammirare oggetti dal notevole pregio, ma spesso non considerati nella loro valenza sia artistica che storica.Tra le molte opere e manufatti che compongono il ricco patrimonio storico e culturale della Lombardia, quelli in cuoio non sono certo i più conosciuti e apprezzati. Eppure chiese, palazzi, biblioteche e musei della nostra Regione custodiscono, relativamente a questo settore delle arti applicate, esemplari di grande pregio e interesse.Il territorio bresciano è particolarmente ricco di antichi paliotti d’altare realizzati in cuoio, conservati nelle chiese maggiori della provincia. La casa-museo del Podestà di Lonato offre, all’interno del proprio ricchissimo arredo, un gruppo di cuscini in cuoio “modelé” ossia sottoposti ad una lavorazione tramite la quale, per mezzo di incavi, la pelle viene compressa in alcuni punti per farla emergere in altri. I più preziosi sono dorati, argentati e decorati attraverso la tecnica della “goffratura” attraverso la quale è possibile imprimere con ferri riscaldati particolari decorazioni sulla superficie del cuoio. I cuscini figurano ancora sopra le sedie o le poltrone, così come collocati da Ugo Da Como e dalla moglie Maria Glisenti. Indubbiamente la lavorazione del cuoio offre moltissime applicazioni anche per alcune pregiate coperte di volumi antichi conservati nella Biblioteca: si ricorda che la biblioteca di Lonato è una delle maggiori raccolte librarie private dell’Italia Settentrionale.La casa-museo dei fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, sorta nella seconda metà dell’800 era certamente nota a Ugo Da Como il quale realizzò la casa del Podestà secondo la logica della ricreazione in stile, per quanto concerne l’architettura (affidandone il restauro all’architetto Antonio Tagliaferri) e del collezionismo d’arte applicata (oltre che di dipinti, sculture, ecc.) per gli arredi interni, caratterizzati da oltre 2.000 oggetti.Il percorso proposto dal museo milanese unisce quindi due realtà lombarde la cui affinità si traduce nell’adesione dei proprietari ad un’unica istanza culturale, quella di ricreare un’atmosfera d’antico al riparo dalla più pressante modernità.Anche nel periodo autunnale e invernale la Casa del Podestà e la Rocca sono visitabili il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14,30 alle 18 (altri giorni su appuntamento), grazie all’impegno delle guide volontarie dell’Associazione Amici della Fondazione Ugo Da Como.

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