mercoledì, Maggio 1, 2024
HomeAttualitàValtenesi, sì al nuovo ospedale
I sindaci dei sette comuni del comprensorio chiedono una struttura per acuti e bocciano l’ampliamento di Gavardo. «Basta rinvii: costi e dislocazione non sono ostacoli insormontabili»

Valtenesi, sì al nuovo ospedale

I sindaci della Valtenesi sono scesi in campo sulla questione-ospedale. Finora erano rimasti zitti, e in disparte. Adesso hanno deciso di prendere posizione, sollecitando la costruzione di una nuova struttura per acuti, da insediare in una delle zone che presentano i requisiti necessari; la creazione di un polo riabilitativo per pazienti cronici; il potenziamento dei servizi a Gargnano (Alto Garda) e Nozza (Valle Sabbia). Di riflesso, dicono di no all’ampliamento di Gavardo. Il documento, diffuso ieri, porta la firma di Isidoro Bertini (sindaco di Manerba), Massimo Pollini (Moniga), Giancarlo Allegri (Padenghe), Giancarlo Ribelli (Polpenazze), Gianfranco Comincioli (Puegnago), Ambrogio Florioli (San Felice del Benaco) e Roberto Rossato (Soiano). Il dibattito sul futuro sanitario della zona è diventato rovente. Mauro Borelli, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Desenzano, ha proposto di dirottare alla ristrutturazione di Gavardo i 29 milioni di euro stanziati dalla Regione per un nuovo nosocomio (a Roè Volciano, sulla piana tra Villa e Cunettone di Salò, o altrove): soluzione accettata da alcuni sindaci dell’alto lago e da tutti quelli della Valle Sabbia, ma aspramente contestata da altri. Ora spunta anche la voce della Valtenesi. «Riteniamo opportuno far conoscere le conclusioni unanimi cui siamo pervenuti – sottolineano i sindaci -. Ben consapevoli della complessità delle questioni in gioco, confidiamo comunque che la nostra riflessione possa costituire un contributo alla soluzione dell’annoso problema, non più rinviabile, nell’esclusivo interesse dei cittadini». I sindaci affermano di essere «preoccupati dalla riduzione dell’offerta sanitaria pubblica sul territorio dei distretti del Garda e della Valle Sabbia, e, parimenti, dalle polemiche che di fatto ostacolano la ricerca di una armonica soluzione». Ritengono che esista «la necessità di una nuova struttura per acuti, costruita secondo i criteri moderni dell’urbanistica e dell’edilizia sanitaria, corredata da tecnologie adeguate ai tempi, situata in una zona facilmente accessibile e compatibile sotto l’aspetto ambientale». Ricordando che «le polemiche e gli scambi di accuse si trascinano da più di trent’anni» e «le risorse regionali saranno sempre più limitate», i sindaci della Valtenesi sollecitano a non rinviare ulteriormente una decisione al riguardo e a non considerare come un ostacolo insormontabile nè «la scelta della dislocazione della nuova struttura» nè «l’eventuale differenza tra investimento totale e risorse disponibili». Pensano che debbano «essere potenziati i servizi sanitari erogati a Gargnano e Nozza» per non «penalizzare ulteriormente le popolazioni dell’Alto Garda e della Valle Sabbia». Da ultimo la necessità di andare incontro alle esigenze degli anziani, il cui numero è in continua crescita, creando «una struttura per pazienti cronici, con reparti post-operatori, e di lungodegenza ortopedica e cardio-polmonare. Per quest’ultimo aspetto si ritiene opportuna una attenta valutazione circa il futuro del Santa Corona di Fasano. In tale contesto chiediamo se, allo scopo, non possa essere utilizzata l’attuale sede di Gavardo, una volta costruito il nuovo ospedale per acuti».

Articolo precedente
Articolo successivo
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video