Ma cosa ha fatto cambiare idea sui finanziamenti all’assessore regionale? «Il fatto che il lago costituisce un indotto per il turismo e quindi un serbatoio di valuta pregiata per tutta l’economia benacense, ma anche per tutto il Veneto. Di qui, l’imprescindibilità di mettere nelle condizioni i sindaci di riportare in condizioni decorose le spiagge, le strade, le fognature e quant’altro», ha spiegato Massimo Giorgetti. Soddisfazione è quindi stata espressa anche dai sindaci, alcuni dei quali hanno confermato come la riunione sia stata importante per raggiungere un accordo con Venezia. «L’incontro è stato fruttuoso», ha commentato Luca Sebastiano, sindaco di Lazise ed estensore del conto più salato tra i sette paesi della riviera veronese, ben due miliardi e cento milioni. «Dato che abbiamo subìto dei danni e siamo stati penalizzati per salvaguardare le zone del Po ed i paesi che si affacciano sull’Adige», prosegue deciso Sebastiano, «era giusto che venissimo rifusi delle pesanti spese da sostenere. Questi soldi saranno sufficienti, sempre che vengano rispettati i tempi promessi, per mettere in ordine ogni spiaggia, passeggiata e strada dei nostri paesi, in tempo utile per l’avvio della stagione turistica. L’assessore è stato di parola». Sulla stessa lunghezza d’onda il commento del sindaco di Torri, Alberto Vedovelli che, dopo la riunione, ha ritrovato la voglia di scherzare. «Ottima la disponibilità e la velocità della Regione», ammette, «anche se noi siamo stati ancora più veloci, dato che abbiamo appaltato i lavori di ripristino prima ancora di avere la conferma dell’arrivo del denaro. Un’ulteriore considerazione però merita di essere fatta: è la prima volta che un assessore regionale si muove per incontrare i sindaci a casa loro e che questi non devono quindi perdere una giornata intera ad aspettare negli uffici di Venezia». La riunione dei giorni scorsi, inoltre, ha segnato un’ulteriore novità per i paesi gardesani. L’assessore Giorgetti, infatti, nell’ammettere l’«assurdità della normativa che demanda dal demanio alla Regione e da questa alla Provincia la competenza sulla gestione delle spiagge», ha promesso che «a breve, e cioè entro l’estate, cambieremo da Venezia questa realtà. Daremo così la competenza della gestione delle spiagge e degli spazi demaniali ai vari comuni, in modo che non debbano attendere autorizzazioni e pareri dalla Provincia per gestire parte del territorio che ricade entro i loro confini e su cui, finora, non avevano autonomia decisionale». In linea con il federalismo.
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