Brenzone conquista il lungolago gardesano. Non è questione di rivalità campanilistiche. Non sono più i tempi in cui a Garda, per dispregio verso la gente brenzonese, si diceva: “Sento ’na pésta, no sò ci ’l sia, l’è ’n brensonàl, Gesù Maria!” Oggi è tempo di collaborazione. Nel nome del Natale e della tradizione gastronomica. Il comune di Garda ha invitato al suo settimo Natale tra gli olivi la comunità di Brenzone. Questa ha risposto con una giornata che può rivelarsi memorabile per gli appassionati della più rustica, autentica cucina lacustre.Oggi il tendone ristorante del lungolago propone alcuni dei più sontuosi piatti della tipicità del tratto più a nord di riviera. Si comincia in musica alle 11, sfilata della banda di Castelletto guidata da Paolo Formaggioni, che pi si tuffa tra le pentole a coordinare la sezione mangereccia dell’appuntamento. Da mezzogiorno si comincia a godere dei sapori lacustri e baldensi. Molti brensonài hanno tuttora casa anche sul Monte Baldo: erano i bàiti presso i pascoli su cui si portavano le vacche d’estate.Ghiotta l’offerta per pranzo. A cominciare dalla polenta carbonèra, monumento della cultura culinaria dell’Alto Garda: polenta cucinata aggiungendo olio, quattro formaggi e talvolta salamella. E poi ecco serviti il baccalà fatto alla brensonàla, il lavarello in salsa e il minestrone di fagioli e marroni del Baldo. In più, gli oleifici brenzonesi (la Cooperativa Uliveti e i Piccoli Produttori di Castelletto) propongono le bruschette con l’olio nuovo.A cena si esagera. Entrano in campo tre ristoranti di Brenzone, fra i migliori in assoluto per quanto riguarda la cucina di pesce di lago. Sono il ristorante Alla Fassa di Castelletto, la Taverna del Capitano di Porto di Brenzone e l’Osteria al Pescatore di Castelletto. I primi due sono consolidate presenze della guida Osterie d’Italia edita da Slow Food, l’altro non è ancora nei circuiti guidaioli solo perché è stato aperto da poco, ma a condurlo è Livio Parisi, un’enciclopedia vivente della cucina locale. In programma una cena di gala: zuppa di pesce di lago, bigoli con le sardéne, lavarello in salsa, polenta e sisàm, polpette di cavasî, tinca e cavasî coi bìsi (piselli), fritto misto di lago e dolce all’olio. Il tutto per 30 euro. Per prenotare occorre telefonare ai ristoranti protagonisti della serata.Da domani appuntamento con l’Appennino modenese e con il suo capoluogo, Pavullo nel Frignano. I pavullesi ritornano sul lungolago gardesano con la loro gastronomia in questo fine settimana, da domani a domenica. Conquistano il tendone ristorante con la cucina degli Appennini modenesi, con l’aggiunta di musica dal vivo: sabato c’è Renato Tabarroni, mentre domenica è di scena l’orchestra «Nati suonati». In sala mostre un’esposizione di prodotti tipici e di artigianato.A favorire l’incontro fra Pavullo e Garda è stato il vicesindaco Gian Paolo Rossi, originario della cittadina modenese. Questa presenza nelle ultime edizioni del Natale tra gli olivi ha riscosso buoni consensi di pubblico. Posizionata sostanzialmente a metà tra la pianura e l’Alto Appennino modenese, all’incrocio di diverse vie di comunicazione fra l’Emilia e la Toscana, Pavullo ha conosciuto nel tempo un considerevole sviluppo economico e sociale. Oggi ha circa 15mila abitanti, cinque volte Garda. Accanto a un’agricoltura moderna basata sulla produzione di Parmigiano Reggiano, si è sviluppato negli ultimi decenni il comparto della piccola e media industria e dell’artigianato della ceramica. È anche uno dei centri di riferimento del turismo enogastronomico della zona: fa parte della Strada dei Vini e dei Sapori delle colline fra Bologna e Modena. L’itinerario conduce a conoscere prodotti d’eccellenza come l’aceto balsamico tradizionale, i funghi e i frutti di bosco, i pani e i salumi tipici, le paste fresche, i tortellini, i vini, il miele, il nocino e gli infusi di erbe montane, il tartufo, la tipica torta Barozzi, le castagne e i marroni, la frutta, la patata, oltre ovviamente al Parmigiano.Tornando al programma del Natale, è da segnalare che domani prosegue la rassegna della compagnia La Rumarola. Al palacongressi alle 21 va in scena La fortuna si diverte, per la regia di Pier Paolo Battistoli.
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A cena con Brenzonee poi tocca a Pavullo. Mostre di prodotti tipici, cori e teatro da oggi a domenica
Continua il programma Natale tra gli olivi
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