Una pianta d’olivo giunta dalla Spagna, vecchia di qualcosa come 350 anni. Un vero record, visto che è germogliata intorno al 1650. L’ha collocata nel suo giardino la settimana scorsa Mario Corti, pensionato di Salò che risiede, neanche a farlo apposta, in via degli Olivi 15. E da qualche giorno è cominciata una processione di amici e di vicini, che arrivano per vedere il «monumento». «La pianta, importata l’anno scorso da un vivaio, si è adattata in fretta al clima (peraltro mite) del Garda – spiega Corti, fratello dello scomparso onorevole socialdemocratico Bruno -. Sono spuntati nuovi rametti, a dimostrazione che è viva e vegeta. Nel 2002 farà di nuovo i frutti». Un esemplare maestoso, con una circonferenza superiore ai due metri e un peso di 65 quintali. «Per il trasporto hanno usato due gru – prosegue -. Poi con un escavatore è stata delimitata la buca, due metri per due. Alla fine abbiamo ripianato la superficie con 25 sacchi di terriccio. Questo olivo mi è costato parecchi quattrini, ma ne vale la pena. «Io l’ho sempre considerata la pianta più bella – sostiene Corti -: non fa ombra ed è sempre verde. Le radici non vanno in profondità, ma si diramano lateralmente, simili a capelli». Esiste il rischio che non attecchisca? «No, il pericolo non c’è. Gli esperti assicurano che, importata dall’Andalusia nel 2000, ha avuto il tempo per acclimatarsi sul lago». Per il trasloco e la definitiva sistemazione non poteva esserci luogo più emblematico: dalla Spagna a Campoverde di Salò, in via degli Olivi, una stradina privata che, suggerisce qualcuno, si potrebbe chiamare via dell’Olivo.
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