A Rivoltella si è costituito il Circolo amici della terza età, un’associazione di volontariato che ha trovato una sede in via Borgo di Sotto 3. Il sodalizio non ha scopo di lucro e persegue il fine esclusivo della solidarietà sociale, umana, civile e culturale. In particolare, l’ente opera in maniera specifica, con prestazioni non occasionali di volontariato attivo. L’atto costitutivo ufficiale è stato registrato nei giorni scorsi. Una iniziativa interessante e promettente: «Anche per questo – spiega il presidente Giuseppe Alì – il ringraziamento più caloroso va ai soci fondatori, che hanno fatto propria un’esigenza assai sentita in paese; un ringraziamento che va esteso a tutti coloro che ci hanno mostrato simpatia, ci sono stati e ci saranno vicini. In particolare, agli amici del Timone, particolarmente sensibili, che ci hanno messo a disposizione la sede». Quale molla ha spinto a costituire il Circolo? «Non vorrei sembrare eccessivo, ma mi sento di rispondere: l’amore. Il senso dell’altro, la solidarietà verso l’altro, la fratellanza verso l’altro sono indicatori di una realtà che invita ad azioni gratuite. Rendono bene l’idea le parole di Cesare Pavese quando afferma che sono tutti capaci di innamorarsi di un lavoro che si sa quanto renda; difficile è innamorarsi gratuitamente. Ed è tanto più difficile in un’epoca che non conosce quasi più la gratuità, che non sa più nemmeno a cosa serve il lavoro». Il volontariato è quindi un modo di realizzare la solidarietà, una sorta di provocazione forte in un periodo di pensiero debole… «Credo di sì – continua Alì -. Noi soci fondatori pensiamo che ad ogni valore che si ritiene buono e giusto, come appunto quello della solidarietà, deve essere associata la concretezza che lo realizzi. Se questo non avviene, si resta nel territorio dell’infattibilità, all’ipocrisia dell’inconsistenza». Il messaggio è rivolto ai cittadini di Rivoltella, Desenzano e dell’intera area, e non solo gli anziani: chi ha voglia di accostarsi con disponibilità e voglia di fare, sarà bene accetto. «Anche le istituzioni, allora, non potranno restare lontane o indifferenti».
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Il gruppo ha le idee chiare: fare volontariato attivo nel segno dell’amore per il prossimo
Debuttano gli «Amici della terza età»
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