sabato, Settembre 21, 2024
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Presentato il nuovo locale ex «Genux». L’idea è offrire spazi multifunzionali per meeting e manifestazioni Grandi sale convegni, ristorante e bar si integrano con la discoteca

«Dehor» scommette su congressi e musica

Addio Genux, nasce il «Dehor». Si adegua ai tempi la «più grande discoteca del mondo», com’era stata battezzata quando venne inaugurata alla fine degli anni ’80. Diventa più piccola ma allarga la sua offerta alla ristorazione e al turismo congressuale: un ridimensionamento obbligato, perchè i grandi templi del ballo non fanno più tendenza. Tanto che il popolo della notte da qualche anno a questa parte ha voltato le spalle alla struttura lonatese. E allora la vecchia società, composta da Facchetti, Visioli e Zecchi, quella che aveva scommesso sul Genux, pur non mutando il proprio assetto societario (ma al posto dei fondatori siedono i loro figli o nipoti), ha deciso di cambiare pelle e nome. L’altra sera le porte del glorioso Genux si sono aperte al futuro, con una nuova scenografia, un nuovo ambiente, una nuova immagine per la clientela. Tanti i curiosi che non hanno voluto mancare al debutto di «Dehor». Ma l’operazione della Data Power, la nuova etichetta societaria, con Pierluigi Visioli nei panni di amministratore unico, punta a un altro utilizzo del locale: quello di cittadella della cultura e dei congressi. Detto della discoteca, che si distribuisce in due sale in cui si potrà ascoltare funky e house, dotate di ben sei bar, «Dehor» aspira a diventare un centro in cui i congressisti o i partecipanti a meeting, sfilate, incontri potranno contare su spazi di lavoro, di divertimento e di ristorazione. Il locale, spiega l’art director Federica Lippa (pierre in una multinazionale tedesca, poi in locali notturni affermati), «potrà accogliere fino a 500 persone comodamente sedute e in grado di assistere a ogni fase del meeting e di avere una visuale del tavolo centrale dei relatori». I lavori di trasformazione interni non sono del tutto finiti. Dietro ad alcuni pannelli, faceva notare Federica Lippa, sono situati altri spazi. Ebbene, la sala congressi avrà una capienza finale di oltre 800 persone. Il ristorante avrà 300 coperti e 500 posti per buffet; l’offerta della ristorazione può dirsi elevata e complementare al settore congressuale. «Dehor, poi, vuole divenire un centro di cultura con manifestazioni il cui programma verrà definito più in avanti – sottolinea ancora Federica Lippa – questo per sfruttare al meglio le potenzialità della struttura, che vanta un’ubicazione strategica sotto il profilo viabilistico». Comunque, la discoteca ha registrato uno scontato pienone nella serata d’inaugurazione, allietata dalla musica dei suoi dj e da un buffet. Ma, davvero, le discoteche sono in crisi? «Lo sono i grandi locali, com’era Genux – osserva Ezio Rizzi, segretario nazionale del sindacato degli addetti Siae -; da qualche anno assistiamo a una crisi delle discoteche più grandi, non ci sono più le serate con 10-12 mila persone come avveniva qui a Lonato. I ragazzini non vanno più a ballare la domenica pomeriggio. Dehor quindi si presenta con tutte le carte in regola per occupare uno spazio nell’attuale panorama dei locali notturni della zona». La riviera gardesana continua così la sua rincorsa nella competizione con quella romagnola.

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