lunedì, Aprile 29, 2024
HomeAttualitàDue pozzi compensano la secca dello Sperone
La perdurante carenza di precipitazioni non preoccupa ancora i vertici dell'Ags

Due pozzi compensano la secca dello Sperone

La parte ovest di Riva sta bevendo ormai da qualche giorno acqua di pozzo, mentre la zona orientale dell’agglomerato urbano continua tranquillamente ad essere alimentata dalla sorgente del Sass del Diaòl. Nel complesso il sistema di rifornimento idrico della città regge bene alla siccità ed all’aumento di consumi determinato dal caldo africano: anche se la raccomandazione ad evitare gli sprechi sottoscritta dal sindaco trova piena e totale legittimazione.Il centro storico e la maggioranza dei viali ricevono acqua dal serbatoio Riva a Roncaglie, a sua volta alimentato dalla sorgente Sperone, tagliata dal tunnel della ledrense e ricatturata all’interno della galleria. La sorgente è in sofferenza da settimane, i 15-18 litri secondo che getta sono largamente al di sotto dello standard, e continuano a calare. Per questo sono stati attivati dall’Ags – come informa il direttore ingegner Gagliardi – due dei tre pozzi attrezzati, quello di san Tomaso e quello del Rione Degasperi. Scendono fino ad intercettare la falda ad una quarantina di metri di profondità e le pompe di cui sono dotati riescono a spingere nel serbatoio di Roncaglie (che serve a dare pressione all’intero acquedotto) 50 più 50 litri al secondo, garantendo l’integrazione richiesta. La situazione è talmente tranquilla che c’è la possibilità di cedere un po’ d’acqua alla zona di Ceole e Varignano, su comune di Arco. I pozzi sono attrezzati con dispositivi automatici: quando, nelle ore di maggior consumo, cala il livello nei vasconi di Roncaglie si inseriscono le pompe per mantenere la pressione nel circuito. Un terzo pozzo, in via Filanda, destinato a sostenere Riva est, non è stato messo in funzione, per il semplice fatto che non serve. L’altra porzione della città, quella orientale, viale Rovereto e sant’Alessandro, viene rifornita dall’ultimo serbatoio costruito una decina di anni fa al Cretaccio, sulle pendici settentrionali del Brione, dove arriva il tubo di alimentazione che parte dalla sorgente del Sass del Diaol. La portata della sorgente, a nord di Dro, non presenta finora diminuzioni, per cui il ripartitore al Cretaccio seguita normalmente ad alimentare Riva, Arco e Torbole. Qualche sofferenza, finora abbastanza contenuta, comincia a registrarsi a Pregasina e Campi, centri alimentati con acquedotti separati.

Nessun Tag Trovato
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video