giovedì, Maggio 2, 2024
HomeAttualitàFerragosto? Di bello solo il tempo
Sul Benaco il fine settimana più importante della stagione turistica si annuncia in tono dimesso a causa della crisi. Unica eccezione la Navigarda: nelle ultime ore un vero boom di clienti

Ferragosto? Di bello solo il tempo

Il basso garda bresciano vivrà un Ferragosto in tono dimesso, sicuramente un lontano parente di quelli d’oro, nei tempi, scomparsi, in cui le prenotazioni alberghiere erano già chiuse da almeno un mese. Un ulteriore segnale, chiarissimo, di una crisi vera del settore ricettivo. Piangono gli albergatori, che contano parecchie camere ancora libere, e i commercianti, che lamentano un calo di vendite generalizzato. E di certo non sorridono i gestori di stabilimenti balneari e di natanti. L’unica realtà dalla quale arrivano commenti positivi è la Navigarda, che in soli due giorni ha contato 11 mila passeggeri in più rispetto alle stesse giornate del 2003: un aumento del 30 per cento. L’unica nota positiva è relativa al cielo: le previsioni annunciano bel tempo; anzi, ottimo. Lo affermano senza esitazioni negli uffici di MeteoGarda. Secondo Diego Bianchi ci attende infatti un Ferragosto ampiamente soleggiato; avremo sia domani sia domenica cielo per lo più sereno. E la buona ventilazione in quota garantirà un’atmosfera tersa e limpida e temperature nelle medie stagionali con valori massimi che non supereranno i 30° e niente afa. Ma torniamo ai commenti degli imprenditori. «I nostri alberghi si riempiranno forse in questi 3 o 4 giorni, ma è tutta la stagione che è nel segno negativo – rileva Dino Barelli, presidente degli albergatori sirmionesi -. Gli italiani sono in numero maggiore e sono quasi scomparsi i tedeschi; in compenso ci sono più inglesi». «Siamo in discesa – denuncia il presidente dei commercianti Raoul Negri -: vanno bene solo pizzerie e bar. La clientela acquista gli articoli a prezzo basso, mentre quelli medio-alti restano negli scaffali. C’è sicuramente una contrazione di vendite, e siamo a Ferragosto. Inoltre, sono già ripartiti olandesi e tedeschi». Al cantiere-rimessaggio Bisoli, invece, «si ritengono «soddisfatti dalla propria clientela che non tradisce»: insomma, la barca tiene sempre. Ottimismo anche nelle parole di Marcello Coppola, direttore d’esercizio della Navigarda: «Dopo un inizio di stagione non proprio brillante, nella settimana di Ferragosto l’azienda di navigazione pubblica ha inanellato un paio di primati». In due sole giornate, dicevamo, gli aliscafi e le motonavi da crociera hanno trasportato qualcosa come 11 mila persone in più rispetto alla stessa frazione giornaliera del 2003. E per Ferragosto si prevedono corse straordinarie. Il più gettonato? L’aliscafo, perchè permette al turista di muoversi in mezz’ora da una sponda all’altra. Cosa che con l’auto sarebbe semplicemente utopistica. Non va così bene, invece, ai noleggiatori del Garda (tranne alcune eccezioni): lo sostiene il presidente Alberto Perinelli. «Purtroppo, molti degli associati notano un certo calo di turisti tedeschi, specie in questi giorni: noi ci auguriamo che non si tratti di una fuga verso altri lidi, altrimenti bisognerà cambiare da subito strategia per attirare nuovi flussi turistici». Si soffre anche nelle strutture all’aria aperta, come i campeggi. Se ne fa portavoce Riccardo Soardi alla guida, con sua moglie, di uno dei più grandi camping del basso Garda. «Sono in aumento gli arrivi ma non le presenze. I turisti sostano due o tre giorni, ment re anni fa la loro permanenza media si aggirava sulla settimana piena. Inoltre spendono molto meno, al bar, al ristorante e nel minimarket». Approdiamo a Desenzano, dove troviamo il vicepresidente del Consorzio albergatori, Vittorio Cerini, il quale ribadisce che «ci sono poche richieste, gli alberghi hanno ancora diverse camere libere (si parla dell’8 per cento), cosa questa che, fino a qualche anno fa, era impensabile. E pur di riempirle – commenta – abbiamo da tempo fatto offerte promozionali con prezzi inferiori al 2002». Il locale storico nel centro di Desenzano è sicuramente il «Caffè Italia», che ha aggiunto alla propria offerta anche un ristorante. Dice Gigi Tremolini: «Purtroppo denunciamo una forte flessione, i nostri clienti sono per esempio ancora qui a Desenzano, ma di stranieri ne vediamo pochissimi. Insomma, non c’è ricambio. Le ragioni? Mancano iniziative di grande spessore culturale e artistico che possano richiamare i turisti, e poi delle buone e attrezzate spiagge».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video