sabato, Maggio 4, 2024
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Presentata l’iniziativa che lega la società di servizi alla Coldiretti: un affare da 20 milioni di euro

Garda Uno lancia la proposta. Fotovoltaico in tutte le cascine

È un’iniziativa che va ben oltre i confini del territorio del Garda, che si annuncia in grado di coinvolgere l’intero mondo agricolo della provincia di Brescia in un progetto che farà bene all’amebiente e anche ai «conti» delle aziende.Sono oltre 9100, pari al 63% del mondo agricolo bresciano, le aziende associate alla Coldiretti della nostra provincia che saranno coinvolte nel programma di risparmio energetico che prevede l’installazione di impianti fotovoltaici messo a punto in tandem tra Garda Uno e Coldiretti.Almeno venti i milioni di euro investiti dalla società Garda Uno presieduta da Mario Bocchio, per questo maxi progetto il cui obiettivo è di gettare le basi per un’autosufficienza energetica per l’agricoltura bresciana.Un progetto studiato e condotto a termine anche dall’altro partner dell’iniziativa, la Coldiretti guidata da Ettore Prandini che di Bocchio, sindaco di Lonato, oltre che essere amico è anche assessore in giunta.L’intesa punta a diffondere l’installazione e l’utilizzo nelle aziende agricole della nostra provincia del sistema fotovoltaico che, sfruttando le fonti rinnovabili di energia (nel caso specifico: l’energia solare), permette un significativo risparmio energetico.Per adesso, ha detto Prandini nel suo intervento alla presentazione ufficiale dell’iniziativa avvenuta nella sede di Garda Uno a Padenghe, sono già centinaia gli agricoltori associati che hanno risposto con entusiasmo al progetto.IN PRATICA l’accordo offre loro due possibili scelte fra l’impianto, cosiddetto «chiavi in mano» e il «servizio energia».Nel primo caso, come hanno spiegato sia il presidente Bocchio che il coordinatore tecnico Massimiliano Faini, l’agricoltore acquista l’impianto, diventandone produttore di energia. Garda Uno segue per lui gli aspetti amministrativi, progettuali, finanziari ed esecutivi sino alla messa in esercizio dell’impianto.L’agricoltore, che si accolla i costi dell’investimento, fruirà direttamente della tariffa incentivante per 20 anni e dei risparmi dovuti al minor costo dell’energia elettrica autoprodotta.IN ALTERNATIVA la convenzione offre una seconda opzione, il «servizio energia». In questa ipotesi, viene installato nell’azienda agricola l’impianto fotovoltaico che, però, è di proprietà di Garda Uno, la quale società, oltre ad occuparsi di tutte le incombenze fino all’attivazione dell’impianto, si assume anche i relativi costi.Il vantaggio per l’agricoltore deriva dallo sconto applicato da Garda Uno sul consumo di energia autoprodotta proporzionale alla potenza installata. Gli impianti che verranno proposti con quest’ultima formula avranno taglie da 5, 10, 20, 50 e 100 kWp.Perché la Coldiretti si è rivolta a Garda Uno? La risposta la dà il presidente Prandini: «Perché si è mostrata più competitiva sul mercato, poi per la qualità degli impianti proposti e la professionalità riconosciuta da tempo».E, infatti, negli anni il settore tecnico dell’azienda di Padenghe «ha affinato la qualità del fotovoltaico, sperimentando impianti di diverse tipologie e di costruzione presenti in altri Paesi europei» come ha tenuto a sottolineare Faini.

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