lunedì, Dicembre 4, 2023
HomeAttualitàGardone Riviera si lecca le ferite

Gardone Riviera si lecca le ferite

In questi giorni tut­ti gli sfol­lati di Gar­done Riv­iera han­no abban­do­na­to gli alberghi, e trova­to una sis­temazione. Chi nel res­i­dence Vil­la Alba, l’ex Euro­tel, alle spalle del cen­tro con­gres­si, chi all’in­ter­no del Vit­to­ri­ale, chi in vari appar­ta­men­ti. «In munici­pio — dice il vicesin­da­co Euge­nio Mus­ciot­to — abbi­amo aper­to uno sportel­lo che riceve i con­trat­ti di locazione di breve dura­ta, in dero­ga alle modal­ità sta­bilite dal­la legge sul­l’e­quo canone. Suc­ces­si­va­mente noi provve­di­amo a effet­tuare la reg­is­trazione». Per quan­to riguar­da gli edi­fi­ci di pro­pri­età comu­nale, i dan­ni ammon­tano a un mil­ione e mez­zo di euro, inclusi l’im­pos­ta sul val­ore aggiun­to, le spese tec­niche e gli impre­visti. Gli impor­ti più con­sis­ten­ti riguardano il Cas­inò (444 mila euro net­ti, sen­za tenere con­to del­l’I­va e del resto), la mater­na (400 mila), la chieset­ta del cimitero (130 mila), il palaz­zo munic­i­pale (94 mila), le ex scuole di San Michele (70 mila e 500), il ris­torante «La stal­la» (51 mila), il mon­u­men­to ai cadu­ti (24 mila). «Abbi­amo emes­so un avvi­so invi­tan­do architet­ti, ingeg­neri, ecc. a far­ci per­venire le loro offerte — dice Sal­va­tore Labi­an­ca, il seg­re­tario -. In base al com­pen­so che chieder­an­no, affider­e­mo l’in­car­i­co del­la prog­et­tazione. Nel caso di par­celle infe­ri­ori a 100 mila euro, bas­ta dare un’adegua­ta pub­blic­ità, altri­men­ti occor­rerebbe effet­tuare la lic­i­tazione pri­va­ta». Il Cas­inò e l’asi­lo sono dunque gli immo­bili più malan­dati. Il pri­mo com­prende il ris­torante e il cin­e­ma, che dal giorno del ter­re­mo­to, il 24 novem­bre, ha smes­so la pro­gram­mazione dei film. Il sec­on­do, pre­siedu­to da Gabriele Peluchet­ti, ha dovu­to trasferire i bam­bi­ni (un’ot­tan­ti­na) nel res­i­dence “Bor­go degli Ulivi”, gesti­to dal­la famiglia Calder­an, i pro­pri­etari di “Vil­la del Sog­no”. L’o­bi­et­ti­vo è di rimanere fino al 1 aprile, pagan­do l’af­fit­to. «L’ing. San­dro For­ti­ni è sta­to incar­i­ca­to di seguire la mes­sa in sicurez­za del fab­bri­ca­to — aggiunge Mus­ciot­to -, e la Costruzione Gen­er­ali di sta effet­tuan­do i lavori. L’im­pre­sa che vin­cerà la gara di appal­to dovrà poi svuotare l’ed­i­fi­cio e rimet­ter­lo in ses­to. Con­fidi­amo di rispettare i ter­mi­ni sta­bil­i­ti». Il cen­tro con­gres­si Vil­la Alba, invece, non ha avu­to crepe, ed è già sta­to sis­tem­ato. Altri immo­bili di inter­esse pub­bli­co non sono invece di pro­pri­età del comune. Come il Vit­to­ri­ale, ria­per­to in tem­pi rapi­di, ma che ha bisog­no di un adegua­to restyling, o l’ospedale per car­diopati­ci S.Corona di Fasano (appar­tiene al Civile di Bres­cia, che ha trasfer­i­to i pazi­en­ti a Vil­la Bar­bara­no, una strut­tura pri­va­ta). E poi le chiese, che han­no bisog­no di qua­si due mil­ioni di euro. L’u­ni­ca a non avere avu­to guai è quel­la di Gar­done Sot­to. Sono invece dis­as­trate Morgna­ga («sem­bra comunque che la Curia voglia inter­venire rap­i­da­mente, e ques­ta è davvero una buona notizia», affer­ma il vicesin­da­co) e Fasano. In quest’ul­ti­ma local­ità la ha col­lo­ca­to un ten­done per le messe, i funer­ali e le numerose attiv­ità reli­giose. Abitazioni. «Le ordi­nanze di sgombero — aggiunge Mus­ciot­to — han­no riguarda­to 150 nuclei, per un totale di qua­si 250 per­sone. Qual­cuno ha già effet­tua­to le riparazioni, e chiede il ritiro del­l’or­di­nan­za. Molte famiglie han­no com­in­ci­a­to a riv­ol­ger­si alle banche, per ottenere finanzi­a­men­ti. La gente aspet­ta inoltre con impazien­za il ripar­to dei fon­di statali e region­ali». Il paga­men­to del­la rata di dicem­bre del­l’I­ci è sta­to rin­vi­a­to al 28 feb­braio. «La legge con­sente di dimez­zare l’am­montare del­l’im­pos­ta per il peri­o­do in cui l’ap­par­ta­men­to rimane inag­i­bile — con­clude il vicesin­da­co -. Noi siamo inten­zionati a con­cedere l’esonero totale ai res­i­den­ti e ai pro­pri­etari di sec­on­da abitazione cedu­ta in uso a par­en­ti entro il sec­on­do gra­do. L’An­ci, da noi inter­pel­la­ta, ci ha det­to che la soluzione è pos­si­bile. Ne ripar­lere­mo in con­siglio comu­nale».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video