In questi giorni tutti gli sfollati di Gardone Riviera hanno abbandonato gli alberghi, e trovato una sistemazione. Chi nel residence Villa Alba, l’ex Eurotel, alle spalle del centro congressi, chi all’interno del Vittoriale, chi in vari appartamenti. «In municipio — dice il vicesindaco Eugenio Musciotto — abbiamo aperto uno sportello che riceve i contratti di locazione di breve durata, in deroga alle modalità stabilite dalla legge sull’equo canone. Successivamente noi provvediamo a effettuare la registrazione». Per quanto riguarda gli edifici di proprietà comunale, i danni ammontano a un milione e mezzo di euro, inclusi l’imposta sul valore aggiunto, le spese tecniche e gli imprevisti. Gli importi più consistenti riguardano il Casinò (444 mila euro netti, senza tenere conto dell’Iva e del resto), la materna (400 mila), la chiesetta del cimitero (130 mila), il palazzo municipale (94 mila), le ex scuole di San Michele (70 mila e 500), il ristorante «La stalla» (51 mila), il monumento ai caduti (24 mila). «Abbiamo emesso un avviso invitando architetti, ingegneri, ecc. a farci pervenire le loro offerte — dice Salvatore Labianca, il segretario -. In base al compenso che chiederanno, affideremo l’incarico della progettazione. Nel caso di parcelle inferiori a 100 mila euro, basta dare un’adeguata pubblicità, altrimenti occorrerebbe effettuare la licitazione privata». Il Casinò e l’asilo sono dunque gli immobili più malandati. Il primo comprende il ristorante e il cinema, che dal giorno del terremoto, il 24 novembre, ha smesso la programmazione dei film. Il secondo, presieduto da Gabriele Peluchetti, ha dovuto trasferire i bambini (un’ottantina) nel residence “Borgo degli Ulivi”, gestito dalla famiglia Calderan, i proprietari di “Villa del Sogno”. L’obiettivo è di rimanere fino al 1 aprile, pagando l’affitto. «L’ing. Sandro Fortini è stato incaricato di seguire la messa in sicurezza del fabbricato — aggiunge Musciotto -, e la Costruzione Generali di toscolano maderno sta effettuando i lavori. L’impresa che vincerà la gara di appalto dovrà poi svuotare l’edificio e rimetterlo in sesto. Confidiamo di rispettare i termini stabiliti». Il centro congressi Villa Alba, invece, non ha avuto crepe, ed è già stato sistemato. Altri immobili di interesse pubblico non sono invece di proprietà del comune. Come il Vittoriale, riaperto in tempi rapidi, ma che ha bisogno di un adeguato restyling, o l’ospedale per cardiopatici S.Corona di Fasano (appartiene al Civile di Brescia, che ha trasferito i pazienti a Villa Barbarano, una struttura privata). E poi le chiese, che hanno bisogno di quasi due milioni di euro. L’unica a non avere avuto guai è quella di Gardone Sotto. Sono invece disastrate Morgnaga («sembra comunque che la Curia voglia intervenire rapidamente, e questa è davvero una buona notizia», afferma il vicesindaco) e Fasano. In quest’ultima località la protezione civile ha collocato un tendone per le messe, i funerali e le numerose attività religiose. Abitazioni. «Le ordinanze di sgombero — aggiunge Musciotto — hanno riguardato 150 nuclei, per un totale di quasi 250 persone. Qualcuno ha già effettuato le riparazioni, e chiede il ritiro dell’ordinanza. Molte famiglie hanno cominciato a rivolgersi alle banche, per ottenere finanziamenti. La gente aspetta inoltre con impazienza il riparto dei fondi statali e regionali». Il pagamento della rata di dicembre dell’Ici è stato rinviato al 28 febbraio. «La legge consente di dimezzare l’ammontare dell’imposta per il periodo in cui l’appartamento rimane inagibile — conclude il vicesindaco -. Noi siamo intenzionati a concedere l’esonero totale ai residenti e ai proprietari di seconda abitazione ceduta in uso a parenti entro il secondo grado. L’Anci, da noi interpellata, ci ha detto che la soluzione è possibile. Ne riparleremo in consiglio comunale».