Oggi pomeriggio alle ore 16, nella sala consiliare di Salò, il parroco monsignor Francesco Andreis riceverà il premio “Gasparo” dal sindaco Giampietro Cipani. La consegna della statuetta, dedicata all’inventore del violino, avviene in occasione della festa del patrono, S.Carlo. Il riconoscimento equivale all’Ambrogino d’oro, assegnato a milano, e alcuni lo chiamano il… Sancarlino.Originario di Torbole Casaglia e laureato in medicina, ordinato sacerdote nel ’64, Andreis, 68 anni, ha compiuto una esperienza di missionario in Burundi, dove gli è capitato di curare centinaia di persone e di far partorire numerose mamme (curioso il fatto che sia nato l’8 marzo, festa delle donne). Dopo avere svolto le funzioni di curato a Buffalora, e, poi, di parroco sia nella frazione di Villa che a Collebeato, nel ’92 ha preso il posto a Salò di monsignor Paolo Zanetti, andato in pensione. Fa parte del Collegio per le cause di rimozione e trasferimento dei preti nella Diocesi di Brescia, una specie di Consiglio superiore della magistratura (per i giudici).Don Francesco ha dato impulso alla “scuola cattolica” di via S. Jago, ospitata nella Casa della giovane, ha rinnovato i locali dell’oratorio, adeguandoli alle norme di sicurezza, e rimesso in funzione il cinema teatro Cristal, da tempo inagibile. In questi ultimi quattro anni è riuscito a far fronte all’emergenza terremoto, ottenendo contributi per tutte le chiese danneggiate, di cui ha ormai completato i restauri. Sta proseguendo gli interventi sulle tele del Duomo.«Un premio per l’intenso impegno pastorale — si legge nella motivazione — svolto a favore della città, e, in particolare, nel mondo scolastico e giovanile. Don Andreis ha organizzato e valorizzato l’Istituto Enrico Medi, ed effettuato il recupero edilizio sia dell’oratorio che del Cristal. Ha portato a termine in tempi rapidi le opere di restauro e consolidamento dei nove edifici di culto duramente lesionati dal terremoto del 24 novembre 2004».Monsignore è un tipo poliedrico. Possiede il diploma di bagnino. E spesso capita di vederlo aiutare i muratori o gli elettricisti che stanno sgobbando in uno dei cantieri “ecclesiastici”. Sfreccia per le vie del centro storico a bordo della sua moto, sognando di emulare Valentino Rossi. In passato il premio “Gasparo da Salò” è stato consegnato a Vittorio Pirlo, a Francesco Dolfo, a Tullio Foffa e alla moglie Maria Teresa Cruciani. Nel 2001 toccò al medico Angelo Gasparotti, poi a suor Vincenza Assunta Corti. Nel 2003 a monsignor Paolo Zanetti, quindi ad Aldo Caffi, presidente onorario della squadra di calcio; nel 2005 a Gianfranco Rodella, comandante dei volontari del garda; l’anno successivo a Luciano Silveri; nel 2007 a Costante Belletti, papà delle scuole alberghiere bresciane.