Il Gruppo Agesci di Riva festeggerà domenica ottant’anni di vita. Fu infatti fondato nel 1921 grazie a Luigi Avancini e don Gamberoni, che hanno portato per primi lo scoutismo nel Trentino. Dopo un inizio tranquillo, segnato dall’entusiasmo per i valori che lo scoutismo proponeva, e riassumibili in un sostanziale altruismo, inteso come attenzione ai bisogni degli altri e disponibilità a dare una mano dovunque e comunque fosse possibile, difficoltà si cominciarono ad avvertire quando il fascismo impose la sua organizzazione dei giovani, cancellando le altre. Gli scout tornarono in attività nel ’45, intorno a don Giovanni Parolari, Vittorio Sisler e Lino Zucchelli. Da allora senza più incertezze; lupetti, esploratori, guide, rover hanno continuato, anno dopo anno, generazione dopo generazione, a tener alto lo spirito di Baden Powell, che invitava i suoi ragazzi a vivere ed agire in modo da lasciare il mondo un pò migliore di come l’avevano trovato.Dentro l’associazione o dentro le sacche di bisogno che anche una società ricca e opulenta come la nostra continua a nascondere, gli scout non sono mai venuti meno al loro motto, aiutando in cento maniere chiunque ne avesse bisogno.I festeggiamenti inizieranno alle ore 14 nel chiostro del convento dell’Inviolata, con l’alzabandiera e le presentazioni dell’attuale gruppo di Riva; seguiranno la S. Messa concelebrata dagli assistenti a cominciare da don Giovanni Parolari e una rappresentazione presso il teatro dell’Oratorio. Sempre nel chiostro è allestita una rassegna fotografica che ripercorre questi ottant’anni di vita e che resterà visibile per tutta la settimana.
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Il baluardo dei valori dello scoutismo festeggerà Domenica
Gruppo Agesci, un «giovane» di ottant’anni
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