mercoledì, Maggio 1, 2024
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Acquistati tre alberghi e un grande campeggio. Un'operazione da 20 miliardi

Horstmann e i Gentilini sbarcano in Croazia

La grande imprenditoria alberghiera altogardesana, quella storica, che è partita dal nulla ed ha creato autentici imperi, va alla conquista di altri mercati nei paesi emergenti del turismo internazionale. E’ il caso della spa che ha come soci, al 50 per cento, da una parte l’operatore turistico limonese Filippo Horstmann e dall’altra i fratelli rivani Bruno ed Ivo Gentilini. La società ha concluso proprio in questi giorni l’acquisto in Croazia di un complesso turistico che comprende tre alberghi (per un totale di circa 1200 posti letto) e un grande campeggio. Il tutto sulla costa di Rabac, nel comune di Albona, più o meno a metà strada tra Fiume e Pola.La società gardesana, stando ai bene informati, avrebbe versato una cifra non lontana dai 20 miliardi per acquisire il complesso turistico dalla società parastatale istriana che lo aveva in gestione. Ma qualche miliardo sarebbe necessario anche per provvedere ad alcune indispensabili ristrutturazioni. Insomma un mega-investimento, che fa a diversificare i già molteplici interessi sia dei Gentilini che di Horstmann, che insieme già sono proprietari di tre importanti alberghi sul Garda (Le Balze di Tremosine, il Sole di Riva, il Lido Verde di Torbole) e che per conto loro mandano avanti da anni altre strutture legate alla ricezione alberghiera ed ai servizi.I lavori di ristrutturazione degli alberghi e del campeggio sulla stupenda costa croata (già meta di turismo internazionale; in ripresa dopo dieci anni di sofferenza legata alla guerra dei Balcani) cominceranno a giorni e si concluderanno per la prossima stagione. Dal punto di vista gardesano non si tratta di una concorrenza, ma di un valore aggiunto, perchè il Garda – come ci ha confermato lo stesso Filippo Horstmann – sarà venduto da alcune agenzie in pacchetti abbinati con il mare ex jugoslavo, in una sinergia nuova ma appetibile per il turista dei paesi nordici.«L’idea di investire in Croazia – ci dice Filippo Horstmann – c’è stata suggerita da alcuni nostri dipendenti slavi, che ci hanno mostrato il posto e ci hanno procurato i primi contatti. Credo che la zona possa essere interessante anche per altri operatori turistici italiani, ma sinceramente vorrei consigliare a chi volesse intraprendere degli investimenti in quel posto di stare molto attento. La nostra trattativa è stata molto complessa ed abbiamo rischiato di prendere qualche granchio. Alla fine però tutto è andato per il verso giusto e siamo soddisfatti».Cautela e professionalità, insomma. L’Est non è l’impero dei guadagni facili. Un consiglio che detto da Filippo Horstmann vale il doppio. La sua carriera di operatore turistico è nata negli anni Cinquanta, quando sulla Gardesana, con un caratteristico carretto tirato a mano, ha cominciato a vendere agrumi ai turisti di passaggio. Esattamente come Germano Chincherini, un altro limonese «creatore di imperi» prematuramente scomparso qualche tempo addietro.Alla stessa categoria di imprenditori di successo che hanno fiutato le grandi potenzialità del turismo appartengono i Gentilini. Assieme al padre, molti anni fa, erano partiti da un modesto neozio di alimentari. Ora la loro imprenditorialità è sbarcata nei paesi ex comunisti.

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