sabato, Maggio 4, 2024
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L’ennesimo riconoscimento internazionale che premia l’impegno profuso ed i risultati organizzativi che da 15 anni Laura Chimini e Paolo Magnoni hanno ottenuto nella propaganda dello sport disabili a livello internazionale

I gardesani Laura Chimini e Paolo Magnoni nominati membri della Commissione Competizioni dall’IWAS High Quality.

 L’ennesimo riconoscimento internazionale che premia l’impegno profuso ed i risultati organizzativi che da 15 anni Laura Chimini e Paolo Magnoni hanno ottenuto nella propaganda dello sport disabili a livello internazionale  trasformando la città di Lonato del Garda nella capitale della scherma più ambita dagli schermidori di tutto il mondo, è stata la nomina internazionale di membri della Commissione Competizioni dall’IWAS High Quality.L’IWAS (International Wheelchair & Amputee Sport Federation) è una sottofederazione dell’IPC (International Paralympic Committee) ed ha il compito di gestire 17 delle discipline sportive tra cui la scherma in carrozzina.In seguito alla loro nomina di membri della Commissione Competizioni dall’IWAS High Quality, a novembre, Laura Chimini e Paolo Magnoni sono stati convocati in Bangalore (India) con il compito di supervisionare l’organizzazione degli IWAS WORLD GAMES 2009 che hanno visto lo svolgimento di 10 delle 17 discipline che competono a questa federazione.Nel maggio 2009 l’11° edizione della “Lonato del Garda World Cup” di scherma in carrozzina ha visto la partecipazione di 230 persone tra atleti e staff tecnici in rappresentanza di 17 nazioni: Bielorussia, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Hong Kong, India, Iraq, Italia, Kuwait, Polonia, Repubblica di Corea, Russia, Spagna, Ucraina e Ungheria.Il 17 maggio si è assistito al sogno di Laura Chimini e Paolo Magnoni: la “Gara Internazionale a Squadre mista di Spada Maschile” una competizione innovativa nel mondo sportivo con obiettivo il vedere riconosciuto il “gesto sportivo” al di là della presenza o meno di una carrozzina, dove atleti abili e disabili praticanti la stessa disciplina sportiva hanno combattuto, pur se ognuno nella propria categoria, nella stessa squadra. Un grande passo di “integrazione” nella scherma che ha ufficialmente aperto la possibilità di abbattere quel muro oggi presente nello sport e, soprattutto, nella società. Non più “Scherma abili” o “Scherma in carrozzina” ma solamente “SCHERMA”. Le due competizione hanno ottenuto la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica per l’alto Valore sociale e sportivo.In Bangalore oltre al compito loro assegnato, hanno creato le basi per futuri rapporti sportivi con Russia, Brasile, Kenya e Sud Africa.Paolo Magnoni: E’ per noi fondamentale organizzare competizioni sportive di alto livello in nazioni che vivono in uno stato di povertà. Solo dando l’opportunità agli atleti disabili di sviluppare il loro spirito sportivo, di discutere tra atleti le possibilità esistenti in altre nazioni, di imparare ad organizzare eventi che attraggano l’attenzione della popolazione si può riuscire a dare a tutti i disabili l’opportunità di esprimere appieno se stessi come persone, come atleti e rafforzare quindi il movimento in ogni disciplina sportiva senza dimenticare l’importanza dello sport quale collante sociale.Laura Chimini: Il nostro impegno futuro a questo punto è quello di creare un maggior interesse da parte delle nazioni ad organizzare competizioni di alto rilevo sportivo, di coinvolgere il più alto numero possibile di nazioni al movimento schermistico in carrozzina (sono circa 170 le nazioni che praticano la scherma e di queste solamente 20/22 in carrozzina – per esempio in Africa non esiste alcuna nazione iscritta) e spingere un processo di integrazione inizialmente sportiva abili/disabili.Tale compito non è assolutamente facile e richiede la collaborazione di chi per motivi di lavoro, di interesse imprenditoriale, sociale o sportivo voglia contribuire al successo di questo percorso.Realtà industriali della Provincia di Brescia potrebbero impegnarsi a finanziare dei pacchetti che stiamo predisponendo che vanno dall’acquisto di pedane da scherma piuttosto che corsi per maestri, arbitri di scherma in carrozzina, di medici classificatori e quant’altro possa essere di aiuto allo sviluppo soprattutto di nazioni che vivono in stato di povertà.

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