venerdì, Novembre 15, 2024
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Venticinque milioni per far giocare i ragazzini d’estate. È questo l’impegno finanziario richiesto dal progetto «Centro aperto» che vedrà operare fianco a fianco il comune di Garda e l’Asl 22.

I genitori lavorano, il comune pensa ai loro figli

Venticinque milioni per far giocare i ragazzini d’estate. È questo l’impegno finanziario richiesto dal progetto «Centro aperto» che vedrà operare fianco a fianco il comune di Garda e l’Asl 22 durante i mesi di luglio e di agosto per offrire occasioni di ritrovo ai più giovani. Realizzando uno spazio dove i ragazzini possano trascorrere il periodo estivo in un clima di gioco e di divertimento. Un obiettivo importante, soprattutto se si considera che numerosissime famiglie di Garda si trovano ad avere entrambi i genitori impegnati durante tutta la stagione turistica. «Data la particolare caratteristica del territorio durante l’estate, in cui solitamente la popolazione è occupata a livello professionale nell’ambito del turismo», scrive infatti l’educatrice dell’Asl 22, Barbara Tomellini, nella sua relazione inviata al comune di Garda, «si ritiene indispensabile proporre un servizio che copra i mesi di luglio e agosto per intrattenere i ragazzi con attività organizzate». Trovando conferma nelle parole del sindaco Giorgio Comencini: «L’iniziativa» dice il primo cittadino, «si inserisce nell’ambito del nostro progetto ludoteca, rivolto ai giovani in termini di tempo e spazi, offrendo nel contempo un sostengo ai genitori impegnati nel lavoro». Il progetto del «Centro aperto» si rivolge orientativamente ai bambini e ai ragazzi d’età compresa fra i tre e i 14 anni. L’obiettivo è quello di offrire un luogo protetto a carattere ludico-educativo in cui sia possibile incontrarsi, crescere, studiare, progettare. E poi gli educatori si propongono di «stimolare la creatività attraverso l’acquisizione di nuove tecniche espressive e manuali», e di «offrire opportunità di usare il tempo libero come momento di crescita culturale». Gli spazi a disposizione sono due aule delle scuole medie, utilizzate già in precedenza per l’attività di ludoteca, nonché la palestra e gli spogliatori della stessa scuola, il tutto messo a disposizione dal dirigente scolastico dall’istituto comprensivo di Garda, Franco Zeni. Ad occuparsi dei ragazzini saranno l’educatrice del servizio educativo territoriale, sei operatori e i due obiettori in servizio al comune di Garda. Che cosa si farà nel «Centro aperto?» Prima di tutto si giocherà, perché in tal modo «si punterà a valorizzare le capacità espressive, proponendo diversi tipi di gioco a seconda delle fasce di età», come afferma l’educatrice. Poi verranno proposti dei laboratori manuali, musicali, sportivi, pittorici con lo scopo non solo di favorire sia l’acquisizione di conoscenza tecniche, sia la socializzazione fra i ragazzi. Ci sarà inoltre lo spazio «studiamo insieme», concepito per aiutare i ragazzi a svolgere i compiti delle vacanze col supporto degli operatori. Alla fascia dei più piccoli, gli alunni cioè delle materne e dei primi due anni delle elementari, verrà offerto anche un servizio di psicomotricità, utilizzando ancora lo strumento del gioco. E in più il progetto ipotizza escursioni sul territorio per favorire la conoscenza e l’approfondimento delle risorse ambientali esistenti. Angelo Peretti

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