domenica, Aprile 28, 2024
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Per Baldo l'acqua dell'alto Garda è troppo profonda per poterli costruire

«I porti naturali non esistono»

Poche idee, la maggior parte sbagliate e le restanti confuse. E’ l’ironica diagnosi a cui arriva Paolo Baldo dopo aver ascoltato le repliche – sostanzialmente contrarie – degli ambienti velici rivani alla sua proposta di utilizzare l’area ad ovest di porto San Nicolò (recentemente acquisita dalla Provincia) per realizzare un nuovo specchio d’acqua, sotto forma di elegante darsena, e quindi ottenere nuovi posti barca. Dopo aver sarcasticamente fatto notare che l’area in questione potrebbe prestarsi anche – ben venga la fantasia! – per un «Drive In» (ma la sua remuneratività sarebbe allora…scarsa, pur lasciando del tutto integro l’attuale piazzale adibito a parcheggio), Baldo conclude con alcune osservazioni il suo intervento: «La cosa che più mi sento di supportare – scrive – è un’area verde ben curata dagli esperti giardinieri comunali ed aperta al pubblico, ma rigorosamente interdetta alle biciclette che già scorrazzano lungo la passeggiata del lungolago. Infine, chi sostiene che i porti debbano essere realizzati in località «naturalmente» adatte ad ospitare un porto, forse scorda la profondità dei fondali dell’Alto Garda e la quantità di materiale necessario per creare una struttura solida e sicura! A costoro, forse, è sfuggita, l’ipotesi di scavare a nord dell’attuale piazzale di porto S. Nicolò per aumentare i bosti barca. Detto questo il sottoscrito non intende più in alcun modo ritornare sull’argomento…ma solamente stare a guardare gli sviluppi futuri!».

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