venerdì, Dicembre 8, 2023
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I segreti della Dogana Veneta in un libro

La di Lazise e gli atti del con­veg­no su Vit­to­rio Cavaz­zoc­ca Maz­zan­ti, svoltosi a Vil­la Per­golana nel­l’ot­to­bre del 2003, saran­no le prossime pub­bli­cazioni che l’as­so­ci­azione Francesco Fontana darà alle stampe. Il libro sul­la dogana vene­ta, appe­na ripor­ta­ta all’an­ti­co splen­dore con un resat­uro accu­ratis­si­mo pos­to in essere dal­l’am­min­is­trazione comu­nale, è ormai in fase di stam­pa. Il vol­ume è cura­to dal pro­fes­sore Gian Maria Varani­ni, pre­side di let­ter­atu­ra medio­e­vale all’ degli stu­di di Tren­to, in col­lab­o­razione con un esper­to ricer­ca­tore e stori­co quale è Ste­fano Lodi. «Dove­va essere pron­to in con­comi­tan­za con l’in­au­gu­razione del­l’ed­i­fi­cio», spie­ga Ser­gio Mar­coni del­la Francesco Fontana, «ma lo stu­dio ha impli­ca­to una notev­ole ricer­ca stor­i­ca sul­l’ed­i­fi­cio che fu un capos­al­do del­la Repub­bli­ca di Venezia e ci ha costret­to ad un ritar­do di pub­bli­cazione. L’opera comunque sarà di altissi­mo liv­el­lo, frut­to di una puntigliosa ricer­ca sul­l’ar­go­men­to». Gli atti del con­veg­no sul gen­tilu­o­mo sapi­ente di Lazise, lo stu­dioso, il gior­nal­ista e lo sporti­vo Vit­to­rio Cavaz­zoc­ca Maz­zan­ti, gra­zie a un con­trib­u­to con­ces­so dal­la Regione del Vene­to, saran­no un nuo­vo impor­tante appun­ta­men­to edi­to­ri­ale che la Francesco Fontana porterà a com­pi­men­to nei mesi a venire. Vit­to­rio Cavaz­zoc­ca Maz­zan­ti non è sta­to quin­di dimen­ti­ca­to da Lazise. Al Cavaz­zoc­ca è sta­ta inti­to­la­ta, con l’am­min­is­trazione gui­da­ta da Luca Sebas­tiano, la passeg­gia­ta che dal por­to nuo­vo con­duce fino a Vil­la Per­golana, la dimo­ra abi­ta­ta dal Cavaz­zoc­ca fino alla sua morte. Egli la per­cor­re­va quo­tid­i­ana­mente, con il suo bas­tone in mano e il cap­pel­lo di paglia. «Pro­prio per­ché Vit­to­rio Cavaz­zoc­ca è una delle fig­ure più alte che Lazise abbia avu­to nel sec­o­lo pas­sato», spie­ga anco­ra Mar­coni, «vogliamo ricor­dar­lo con questo impor­tante libro. Di lui si è det­to e scrit­to molto, ma sicu­ra­mente non a suf­f­i­cen­za. Con­ti­amo con ques­ta nuo­va opera di con­seg­narlo ai pos­teri deg­na­mente. Riporter­e­mo in luce anche una pic­co­la parte del­la sua collezione di pub­bli­cazioni inedite gia­cen­ti nel­la di Verona». La Francesco Fontana nel cor­so del 2005 non è sta­ta inat­ti­va. Anzi. Ha por­ta­to alle stampe la Sto­rie di casa mia di Francesco Bion­dani e ha con­tribuito alla real­iz­zazione del vol­ume Il dialet­to di Lazise, trat­to dal­la tesi di Maria Zanet­ti. È pros­e­gui­ta anche al vicen­da del restau­ro e del­l’u­ti­liz­zo del­la chieset­ta dei San­ti Fer­mo e Rus­ti­co. Pro­prio a fine gen­naio dovrebbe con­clud­er­si l’iter giudiziario intrapre­so dai pro­pri­etari dei ter­reni attigui alla chieset­ta. «Dovrebbe andare a sen­ten­za alla Corte di Appel­lo di Venezia», pun­tu­al­iz­za Mar­coni, «ques­ta lun­ga vicen­da giudiziaria che vede impeg­na­to a resistere il Comune di Lazise nel­l’in­ter­esse del­la intera comu­nità per addi­venire a un con­sen­so per l’ac­ces­so alla chiesa. La Francesco Fontana ha spe­so oltre 350 mil­ioni di vec­chie lire per il restau­ro con­ser­v­a­ti­vo, sen­za pot­er uti­liz­zare l’im­mo­bile per­ché pri­vo di acces­so. Sot­to­li­neo che il bene è di pro­pri­età del­la comu­nità civi­ca di Lazise e che il suo com­ple­to uti­liz­zo è una sor­ta di atto dovu­to».

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