mercoledì, Ottobre 9, 2024
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Il 118 offre un servizio sperimentale per tutto agosto in collaborazione con il Cnsas degli alpini. L’elisoccorso affina le tecniche di salvataggio per naufragi e malori

I subacquei arrivano dal cielo

Arriva sul lago di Garda il servizio di elisoccorso: sarà attivo nei week-end d’agosto e per tut-ta la settima di ferragosto. A dir il vero già dal mese di luglio è funzionante, a livello sperimentale, il servizio di soccorso con la presenza di un subacqueo a bordo dell’elicottero del Suem, Servizio urgenza emergenza medica che risponde alla chiamata del 118. Il gruppo operativo, per fortuna, finora non è mai entrato in azione ma è comunque pronto ad alzarsi in volo per portare aiuto ad eventuali malcapitati rimasti in balia delle acque del Benaco.La nuova unità d’azione, che avrà come sede d’appoggio una roulotte a fianco della caserma dei vigili del fuoco e della Croce Rossa, è stata presentata ieri mattina in municipio; presenti i responsabili dei singoli settori di competenza nel campo del pronto soccorso e l’assessore provinciale alla protezione civile, Lucio Campedelli. A fare gli onori di casa l’assessore Francesco Marchiori, pronto a sottolineare i tanti meriti dei volontari della Croce Rossa di stanza a Bardolino e a ricordare come il Comune a livello di protezione civile sia sede del Com, centro operativo misto, che raggruppa i paesi di Garda e Lazise.È apparsa subito evidente a tutti l’importanza dell’istituzione del servizio di elisoccorso, nato dalla collaborazione fra l’Ulss 20, da cui dipende il Suem 118 di Verona, e il Cnsas, corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, che sul lago opera con i volontari di Verona (sesta delegazione speleologica). Questo equipaggio permette alla già oliata macchina di pronto intervento, di potenziare qualità e professionalità del servizio sul più grande lago d’Italia.«Si tratta di un ulteriore tassello, che va nel segno dell’eccellenza dei servizi a favore della popolazione rivierasca e dei tanti turisti che affollano i paesi lacustri», ha sostenuto l’assessore Campedelli dopo l’intervento di Giovanni Cipolotti, il medico responsabile del Suem Verona, che ha rimarcato la «necessità di poter disporre in tempi rapidi di personale tecnico qualificato, che possa operare a bordo dell’elicottero per il recupero di naufraghi e di tutte le persone in difficoltà in acqua».«Dopo un anno di progettazione e di contatti con i responsabili dell’Ulss 20 siamo arrivati, primo caso in Italia, a istituire il servizio di elisoccorso sul Garda», ha dichiarato Fabio Bristot, presidente veneto del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, mettendo in luce come il mondo del volontariato ben si coniughi a questo tipo d’utilizzo. Parole e complimenti proseguiti con i brevi indirizzi di Paolo Rosi, del Creu (Centro regionale emergenza urgenza), e Bortolo Semprebon, direttore del Pronto soccorso dell’Ulss 22, che non ha mancato di elencare le patologie più frequenti che colpiscono i bagnanti: sincope, shock per sbalzo termico, congestioni. «In questi casi è necessario intervenire immediatamente e in tale ottica, più ancora che per situazioni conseguenti a un naufragio, è da sottolineare l’importanza dell’istituzione dell’elisoccorso sul Garda».Ai discorsi è seguita una convincente dimostrazione pratica nello specchio d’acqua antistante lido Cornicello. A far da Cicerone Antonino Bileddo, del soccorso speleologico di Verona, mentre, munito di megafono, l’assessore Marchiori spiegava alla folla radunata in spiaggia come il dispiegamento di mezzi e uomini fosse solo una prova generale di pronto intervento. Nello stesso momento scattava l’allarme rosso dalla centrale operativa del 118, con l’invio dell’elicottero all’elisuperficie di Bardolino per imbarcare a bordo l’elisubacqueo del Cnsas, dotato di bombole con un sistema di doppia respirazione. Pochi secondi e l’arrivo sul luogo del finto naufragio: il lancio del sub dall’elicottero, a un’altezza di circa cinque metri dal lago, l’aggancio del naufrago che viene quindi issato a bordo dell’elicottero per mezzo del verricello insieme al soccorritore. Il tutto è eseguito in tempi molto rapidi, l’esibizione viene ripetuta più volte. «Una volta in acqua possiamo scendere a una profondità non superiore ai 10 metri», spiega Bileddo, uno dei 12 volontari che a turno saranno presenti nei fine settimana alla base operativa di Bardolino, ovviamente gratis. L’Ulss 20 si è fatta carico dell’acquisto delle attrezzature necessarie per le operazioni di soccorso.

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