«Non è stata una buona Pasqua»: è questo il giudizio ricorrente tra gli operatori gardesani, all’indomani del primo appuntamento turistico stagionale. In tempi di crisi economica, però, e di fronte alle previsioni della vigilia, tutt’altro che rosee, il debutto forse poteva anche essere peggiore. Le valutazioni degli albergatori sono contrastanti: c’è chi si ritiene soddisfatto e chi si aspettava un’apertura di stagione più positiva. Nell’alto Garda per i più è stata una Pasqua sotto tono, con i tradizionali clienti tedeschi arrivati tardi (il venerdì, antivigilia di Pasqua) e ripartiti nelle prime ore di Pasquetta. «Anche se – precisa Ugo Treccani componente del direttivo dell’Associazione albergatori di Malcesine – i prezzi quest’anno non sono stati ritoccati verso l’alto e, nello stesso tempo, sono invece migliorati di molto i servizi offerti dai principali alberghi della zona. A salvarci sono state le prenotazioni last minute». Treccani è quanto mai convinto che stia cambiando la filosofia delle vacanze, con una concorrenza spietata su quelle «grandi», e cioè le ferie estive, con luglio che viene considerato in molti Paesi del Mediterraneo un mese ancora promozionale. «Ci salveremo forse con i ponti delle festività religiose di maggio e giugno – aggiunge l’albergatore di Malcesine -, poi però tutto sarà più difficile una volta applicati in luglio e agosto i prezzi relativi all’alta stagione». L’arrivo di qualche cliente italiano in più rispetto al passato ha ricompensato, nella zona di Brenzone, le defaillance dei tedeschi. «Una Pasqua così così – ammette Ruggero Brighenti, presidente degli albergatori di Brenzone, anche se nel suo hotel si è registrato il tutto esaurito. «Una riconferma, con la presenza di tedeschi, clienti tradizionali e nuovi – dice soddisfatto – ma anche di italiani che si fermeranno qualche giorno in più». Sicuramente non male il ponte a Torri, dove alcuni hotel saranno pieni per tutta la settimana. «Stiamo passando una Pasqua all’estero», deve aver pensato la famiglia Moni di Sanremo. Padre, madre e tre bimbi di 4, 5 e 7 anni, erano infatti gli unici italiani all’hotel Le Torri del Garda, insieme a 217 tedeschi, 4 americani e 2 sudafricani. A raccontare l’insolita situazione è il direttore Marco Casarola. «Il giorno di Pasqua a tutti i clienti abbiamo regalato un bell’uovo di cioccolato e alla famiglia italiana ovviamente quello più grande. Erano gli unici». Stagione positiva, quella che si prospetta, sostiene Casarola: «E’ il giusto riconoscimento dell’ottimo livello di qualità e ospitalità raggiunto, unito ai molteplici interventi di miglioria eseguiti negli ultimi anni dalla proprietà, passata nel 2002 da mani svedesi a quelle veronesi». Il ritorno del bel tempo ha trattenuto qualche giorno in più i clienti negli alberghi del medio e basso lago: da Garda a Costermano, da Bardolino a Cavaion, da Lazise a Peschiera nonché nell’entroterra. Per lo più si tratta di italiani, ma non mancano i tradizionali clienti dell’area tedesca e qualche arrivo dei paesi dell’Est. attratti dall’appuntamento con i parchi tematici del divertimento, nonché dalle escursioni a piedi o in un mountain bike lungo le pendici del monte Baldo o sulle colline moreniche. Pareri contrastanti, sulle presenze turistiche di questi giorni anche nelle strutture ricettive all’aria aperta: a Lazise, come a Peschiera, ci sono quelli che hanno tirato un sospiro di sollievo visto che tutto sommato il movimento è stato uguale, se non superiore, alle festività pasquali dello scorso anno, e chi invece ha registrato un calo di presenze nonostante le condizioni meteo siano migliorate domenica.