domenica, Gennaio 26, 2025
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Interviene la Provincia autonoma di Trento dopo la frana che ha bloccato i collegamenti fra i due centri. Il progetto per realizzare la nuova galleria verrà a costare settanta miliardi

Il tunnel Riva-Limone pronto tra 4 mesi

Il tratto di Gardesana che unisce Limone a Riva attualmente chiuso per frana potrà essere riaperto non certo per l’intervento del governo ma piuttosto grazie alla determinazione e tempestività della Provincia autonoma di Trento. «Non si intravede altra strategia se non quella che la Provincia, la Comunità montana e i Comuni dell’Alto Garda stanno già praticando», ha detto il presidente della provincia di Brescia Alberto Cavalli, che ha partecipato ad un incontro a Roma con l’assessore ai Lavori pubblici Mauro Parolini, con gli amministratori comunali dell’Alto Garda, i tecnici della Provincia di Trento e dell’Anas. «Con Trento si deve garantire da un lato la definitiva soluzione con la realizzazione della nuova galleria Riva-Limone, dall’altro l’attuazione sulla Gardesana di tutte le opere necessarie per consentire un’apertura parziale entro l’estate, per salvare, almeno in parte, la stagione turistica». «Ma su questo fronte », continua Cavalli , «dall’incontro al Ministero non è sortita alcuna novità. Bisogna attendere il parere della commissione scientifica composta da tecnici bresciani e trentini, il cui responso sarà reso noto in marzo». Intanto però per fortuna arriva una buona notizia da Trento: la Provincia autonoma conta di realizzare in quattro mesi il tunnel tra Riva e Limone e inoltre dispone dei 70 miliardi che servono per realizzare l’opera. Il progetto della nuova galleria è già pronto e in più vista la necessità dell’opera è possibile abbreviare i tempi burocratici ed evitare l’appalto dei lavori con asta europea. Lo scavo inizierà contemporaneamente su quattro fronti e procederà in tempi rapidissimi; nel frattempo Trento ha già stanziato 11 miliardi per la bonifica delle pareti rocciose pericolanti, lo sgombero e la messa in sicurezza della porzione di strada litoranea ora sommersa dai detriti. Luca Belligoli

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