Due le isole ecologiche a scomparsa sono in funzione da qualche settimana in due luoghi del Comune: la prima si trova in via 30 Maggio, in pieno centro storico, mentre la seconda è stata collocata in località Fornaci, all’inizio della pista ciclo pedonabile. I progetti, seguiti e coordinati prima della crisi amministrativa da Gianluca Fiorio in qualità di assessore all’ecologia, sono stati interamente finanziati dalla Regione, in particolare dall’assessorato competente di Massimo Giorgetti, per un importo di circa 120mila euro. La parte visibile del punto raccolta è formata da contenitori di dimensioni molto ridotte, dette torrette, sotto a ognuno dei quali si celano altrettanti container; a questi possono accedere, per lo svuotamento o pulizia, solo gli addetti ai lavori, mettendo in funzione il meccanismo automatizzato di sollevamento della piattaforma attraverso il quadro elettrico generale e di comando. Altre tre isole ecologiche di questo tipo dovrebbero, quanto prima, aggiungersi alle due già operative; il Comune, infatti, ha presentato alla Regione richiesta in tal senso, con l’obiettivo di dotare tutto il territorio, in particolare le sue frazioni, di questa tipologia di punti raccolta: l’obiettivo, infatti, è di sfruttare appieno le caratteristiche di maggiore igiene ambientale e salvaguardia del territorio garantire da questo sistema per il trasferimento nel sottosuolo di rifiuti e dei loro contenitori.
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In funzione nuovi punti di raccolta automatizzati per i rifiuti. Bidoni in via 30 Maggio e a Fornaci e presto in altri tre siti
Isole ecologiche a scomparsa
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