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Contro la frana attracca il traghetto «Subito il cantiere per il pontile auto»

La Comunità del Garda chiede alla Regione interventi urgenti

«Malcesine deve avere al più presto il pontile per l’attracco dei traghetti che trasportano auto. Spetta a Comune e Regione Veneto completare quanto prima i lavori in località Retilino. Solo così il servizio Navigarda potrà in parte arginare i disagi causati dai problemi di viabilità sulla Gardesana occidentale, pur non potendovi supplire del tutto». Ne è convinto Giuseppe Mongiello, presidente della Comunità del Garda, che interviene con accenti di forte preoccupazione sul blocco della principale arteria, a seguito di smottamenti e frane poco oltre Riva in direzione di Limone. Le sue parole rappresentano la preoccupazione che è propria di tutti gli oeperatori economici dell’alto Garda, non solo della sponda lombarda del basso Trentino. Sulla situazione di emergenza venutasi a creare sulla litoranea bresciana Mongiello ha idee chiare: «L’impegno principale è quello di valutare tecnicamente la situazione complessiva dell’intera struttura viaria gardesana, sia primaria che secondaria o alternativa, proprio al fine di permettere di affrontare e risolvere i relativi problemi in maniera completa, efficace ed esaustiva. A tale riguardo sarà cura dell’ente stesso promuovere, entro il corrente anno, una conferenza interregionale sulla materia che possa vedere riunite le autorità competenti nei diversi ruoli, politico, amministrativo, scientifico e urbanistico». Nel prendere atto con soddisfazione dell’impegno politico e finanziario da parte della Provincia autonoma di Trento (galleria e lavori nella tratta Riva-Limone), dell’Anas Lombardia (messa in sicurezza e realizzazione paramassi nella tratta Salò-Limone) e della Provincia di Brescia (interventi di manutenzione e migliorativi sulle strade montane alternative Tignale-Tremosine-Limone), Mongiello pone tuttavia in risalto «la necessità e l’urgenza di arrivare a significativi interventi, nel rispetto dell’ambiente e della peculiarità territoriale dell’area interessata, per una soluzione definitiva della questione». Di fronte poi alla malaugurata ipotesi di una interruzione per lungo periodo della strada di collegamento tra Trentino e Lombardia, con il conseguente isolamento dei comuni di Limone e dell’alto Garda, il presidente della Comunità del Garda ritiene che sia necessario «intraprendere collegialmente ogni utile iniziativa, sia amministrativa che legislativa, adatta a sollevare le popolazioni dei territori interessati dal grave danno economico che deriverebbe dall’interruzione veicolare sulla tratta Limone-Riva». L’ipotetica chiusura della strada statale per un lungo periodo (circa due anni prima che vengano completati i lavori) metterebbe, è il pensiero di Mongiello, un territorio ad alta vocazione turistica «in stato di emergenza alla stessa stregua dell’accadimento di un evento catastrofico naturale. Pertanto solo una legge nazionale ad hoc potrebbe concorrere, seppur parzialmente, ad alleviare il disagio economico». Ma c’è preoccupazione anche per quanto riguarda l’intero bacino gardesano, la cui immagine complessiva risulterebbe «assai danneggiata e irreparabilmente impoverita». La Comunità del Garda è a disposizione per intraprendere le iniziative di «coordinamento ritenute opportune». Tra le priorità, sottolinea ancora Mongiello, rimane il potenziamento delle strutture a disposizione di Navigarda, «in modo da aumentare i collegamenti Limone-Riva e Limone-Malcesine con i traghetti, anche se il ricorso al mezzo nautico è da considerarsi complementare e non certo sostitutivo della rete viaria». Alvaro Joppi

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