giovedì, Novembre 7, 2024
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L’assessore provinciale Peli illustra i contenuti del piano d’area tra Montichiari e Castenedolo in fase di stesura. Seconda pista per l’aeroporto. «Lo stadio? Il problema è il centro commerciale» «Una società Usa sta studiando gli scenari di crescita de

La Fascia d’Oro detta lo sviluppo

«In quella zona stiamo disegnando lo sviluppo futuro dei prossimi cinquant’ani. Non possiamo permetterci errori, sbagli che potrebbero condizionare la crescita economica della nostra provincia». Aristide Peli, assessore provinciale con delega al Territorio, punta l’indice sulla grande superficie intorno alla Fascia d’Oro, sterminata pianura a cavallo tra Castenedolo e Montichiari e negli ultimi anni al centro di importanti progetti infrastrutturali, il cui sviluppo attende la stesura del Piano territoriale d’area. Ma il piano d’area non era già stato definito dalla precedente giunta provinciale, assessore Peli? «Sì, ma abbiamo chiesto alla Regione una proroga della scadenza per la redazione del piano al 31 dicembre di quest’anno. Ci sono delle novità, come il progetto definitivo dell’alta capacità ferroviaria di cui tener conto». Che cosa conterrà? «Il piano d’area individua quelle che a nostro avviso sono le priorità infrastrutturali: l’aeroporto D’Annunzio, l’alta capacità ferroviaria, il raddoppio della Sp 19, il collegamento tra Brescia e la stazione dell’alta capacità ferroviaria e da qui all’aeroporto. Inserito questo, potremo allora discutere di tutto il resto». In particolare trova conferma l’ipotesi del collegamento tra la città e la stazione dell’alta capacità con un binario che correrà per un tratto parallelo alla Brescia-Parma per poi affiancarsi alla Sp 19 e all’alta capacità ferroviaria. Del progetto dello stadio, il Global Center appena presentato a Cannes non parla, assessore? Peli sorride, medita un attimo prima di rispondere, poi parte il distinguo. «Lo stadio si potrà fare se ci saranno le condizioni; non esistono preclusioni di sorta, ma…». Ma, assessore? «È sul centro commerciale che le perplessità sono forti, quelle dimensioni sono incompatibili con quanto previsto dal piano territoriale di coordinamento. Non vorremmo ritrovarci a dover rivedere, ad esempio, la viabilità che oggi è calcolata sulla base di determinate esigenze, non certo quelle della cittadella telematica di cui si sta parlando. Ricordo che a Montichiari – prende a esempio Peli – l’Isola Verde (altro centro commerciale previsto nell’ex Valentini di Vighizzolo, ndr) è autorizzata a costruire per non più di 3800 metri quadrati; la cittadella telematica ne prevede più di 115mila…». Il progetto è ormai a buon punto però. «Ricordo che deve essere firmato un accordo di programma che vale anche come variante al Piano regolatore; l’accordo deve avere la firma di Provincia e Regione, ma senza piano territoriale d’area ritengo difficile l’adesione. Per noi non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Oggi tutta l’area intorno al sedime aeroportuale di Montichiari e dell’aeroporto militare di Ghedi è congelata (sottoposta a un vincolo edificatorio della durata di tre anni, ndr); non si può costruire nulla di più di quanto già non ci sia. È possibile ristrutturare, recuperare l’esistente, ma senza aumentare i volumi. Sono tanti i progetti bloccati, a tutte questa gente noi dobbiamo una risposta che avverrà dopo l’adozione del piano». Non è un vincolo di poco conto, visto che l’area in questione si estende per circa 40 chilometri quadrati e per competenze amministrative ricade sui paesi di Castenedolo, Montichiari e Ghedi. Vincolo, tra l’altro, che ha già superato il vaglio del tribunale amministrativo. Nei giorni scorsi infatti il Tar di Brescia ha respinto un ricorso contro il mancato rilascio a Ro, frazione di Montichiari, di una concessione edilizia per la costruzione di una palazzina. In giudizio era stata chiamata, oltre al Comune, anche la Provincia in quanto responsabile del Piano territoriale di coordinamento che contiene il vincolo di edificabilità. I giudici del Tar hanno definito corretto l’atteggiamento volto a disincentivare l’insediamento nei pressi dell’aeroporto. E poi l’edificazione a ridosso dello scalo e i cantieri delle altre opere pubbliche nella zona aumenterebbe i contrasti con i residenti. Quindi meglio evitare di gettare benzina sul fuoco per il momento, è il parere dei giudici amministrativi. C’è un’altra rilevante novità nel piano territoriale d’area: l’inserimento della seconda pista aeroportuale per il D’Annunzio, da affiancare all’esistente, tramonata l’ipotesi di una riconversione civile del vicino scalo militare di Ghedi. «Sono stato a Roma per incontrare il ministro della Difesa Antonio Martino – spiega Peli – e mi è stato detto che Ghedi non si tocca. A questo punto abbiamo deciso di prevedere la seconda pista per dare più opportunità di sviluppo allo scalo di Montichiari». I prossimi passi assessore Peli? «Convocheremo i Comuni interessati al piano territoriale, Ghedi, Castenedolo e Montichiari per conoscere le loro aspettative». E sulla procedura di approvazione del piano? «La nuova legge regionale prevede che il piano territoriale d’area sia adottato dalla giunta provinciale, trasmesso alla Regione per un parere e approvato dal Consiglio provinciale, passaggio che dovrebbe accorciare i tempi».

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