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Da corroborante a bevanda leggera, piacevole, fruttata e aromatica

La grappa, come si è trasformato in 20 anni il distillato

La grappa completa il ciclo della vite: dalla vinaccia, residuo solido della vinificazione, si distilla infatti questo inconfondibile alcolico.Come il vino anche la sua origine si perde nella notte dei tempi. Il nome si ritiene di origine veneta: dalla voce dialettale “graspa”, acquavite ricavata dalle “graspie”, cioè dalle vinacce. Da graspa il nome si è modificato in “sgnapa” nel bellunese, dal quale è derivato il tedesco “schnaps”, in “grape” o “sgnape” nel Friuli.La distillazione sarebbe iniziata nelle campagne del Veneto tra il 1200 e il 1300. I nobili proprietari dei terreni, dopo aver vinificato, donavano le vinacce ai contadini i quali ricavavano un vinello; le vinacce, successivamente, venivano distillate per ottenere la grappa (di “troi” di sottobanco). Tale operazione veniva effettuata di nascosto per evitare di pagare imposte o gabelle.L’alone della leggenda copre un periodo di vita dura e faticosa dei grappaioli, caratterizzata da una continua guerra con la legge che pretendeva gravose tasse, togliendo così al distilaltore parte del misero guadagno ottenuto dalla vendita della sua produzione. Non è un caso che il termine “lambicar” sia sinonimo di una vita dura difficile, stentata, faticosa e priva di soddisfazioni.Da un ventennio la tecnologia, la scienza e la professionalità legata al mondo della distilleria ha rivoluzionato il concetto di grappa. Essa ha perso la prerogativa di bevanda corroborante, forte, alcoolica e maschia, per diventare leggera e gentile, piacevole e rotonda, talvolta fruttata e aromatica, guadagnandosi un ruolo importante di superalcoolico nell’alimentazione di tutti i giorni. Ed ecco allora sulla passerella grappe giovani (bianche), affinate in legno per breve periodo; invecchiate (affinamento in fusti di rovere o altre essenze per un periodo più o meno lungo); aromatiche, macerate nel distillato di frutta di erbe e piante aromatiche; di monovitigno (di vinacce selezionate di uve di singoli vitigni).A Caorera di Vas esiste l’unica distilleria artiginale in provincia. E’situata nella vallata del Piave fra Vas e Lentiai. Federico e Laura Arduini distillano con un impianto in rame del 1951 grappe e distillati di monovitigno.

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