giovedì, Maggio 2, 2024
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Appaltati i lavori di completamento del palazzo di via Fantoni, che già ospita l’anagrafe e gli alpini. Occuperà il secondo piano. Poi arriverà la Polizia municipale

La Guardia costiera abiterà qui

È stato assegnato l’appalto per la sistemazione del secondo piano dell’edificio comunale di via Fantoni, a Salò, fino a un paio di anni fa utilizzato dal liceo Enrico Fermi, poi trasferitosi nella sede nuova a Campoverde.Bisogna effettuare una manutenzione straordinaria, rifare la copertura, distribuire diversamente gli spazi interni, realizzare i servizi. I locali saranno occupati dalla Guardia costiera che, dopo essere rimasta a Gargnano fin dal suo arrivo sul lago, in maggio-giugno si trasferirà definitivamente a Salò.Utilizzato come caserma dagli alpini di una compagnia del Battaglione «Rocca d’Anfo» e del «Vestone», l’immobile ha successivamente ospitato il distretto militare e, nel periodo della repubblica sociale italiana di Benito Mussolini, i reparti della divisione mobile «Ettore Muti» e della X Mas di Junio Valerio Borghese. In seguito è diventato la sede dell’Istituto tecnico Battisti e poi del Liceo.Il magazzino che esisteva nel giardino ospitava i camion e i mezzi dei Vigili del fuoco volontari. E l’edificio sta diventando il contenitore di numerose funzioni. L’amministrazione municipale, effettuati alcuni lavori di restauro (asta vinta per 213 mila euro da un’impresa edile siciliana, di Santa Elisabetta di Agrigento, poi subappaltati alla Bertoletti Abl), ha ceduto in comodato per 20 anni 250 metri quadrati al piano terra agli alpini della Monte Suello, la sezione che comprende tutti i gruppi del Garda bresciano e della Valle Sabbia, e che, da parte sua, ha speso altri 80 mila euro.In novembre, al piano terra (ma sul lato sinistro, entrando dal portone principale), è entrato l’ufficio anagrafe, stato civile ed elettorale. Occupa una superficie di cento metri quadrati.Non tutti hanno condiviso questa scelta. Molti, infatti, avrebbero preferito che l’anagrafe rimanesse nel Palazzo sul lungolago, anziché essere decentrato. Il sindaco Giampiero Cipani ha sempre sostenuto di non vedere alcun problema, tanto più «che lì vicino, sulla calata del Carmine, è possibile trovare un posto per parcheggiare l’automobile», dice.Al primo piano del fabbricato sono già arrivati i servizi sociali della Comunità montana parco Alto Garda (hanno competenza su 22 località, della riviera occidentale del lago e della Valsabbia), trasferiti dagli angusti locali nell’ex macello alle Rive. Ora utilizzano tre stanze, per 150 metri quadri. Si occupano dei progetti e dell’utilizzo dei fondi previsti dalle leggi di settore, a favore di: scuole, famiglie, stranieri, tossicodipendenti, disabili, eccetera.Non ancora effettuato, invece, il trasloco degli uomini della Polizia locale, che tutti continuano a chiamare vigili urbani. Il comandante Stefano Traverso e i suoi avranno a disposizione 240 metri quadrati, che includono la sala riunioni, utilizzabile anche per i corsi di aggiornamento e le funzioni miste, la stanza per il pubblico, una moderna sala operativa col sistema di videosorveglianza che copre l’intero centro storico, una piccola cella di detenzione per i casi di fermo di polizia, l’ufficio dell’assessore Nirvana Grisi. Al momento, i vigili urbani restano nell’edificio a fianco della chiesa di San Bernardino, delle poste e del vecchio ospedale. Si trasferiranno dopo che la «Zogno costruzioni» avrà eseguito l’intervento di sistemazione del piano soprastante (500 mq. di superficie), dove entrerà la Guardia costiera, che pagherà un canone di affitto annuale di 43 mila euro. Il contratto è stato sottoscritto con la Comunità del Garda, che si è fatta garante dell’operazione.In questi giorni, nella palestra, stanno portando le loro barche i Volontari di Gianfranco Rodella. Gli angeli azzurri dispongono di un gruppo sportivo che pratica canottaggio, e che negli ultimi anni era stato costretto a chiedere ospitalità a privati.Riguardo alla ristrutturazione imminente in via Fantoni, l’impresa Zogno di Travagliato si è aggiudicata i lavori con un ribasso del 13,90% sull’importo a base d’asta (278.251 euro, più oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza e Iva). Il tempo per l’esecuzione è di tre mesi. In caso di ritardo, è prevista una penale giornaliera pari all’uno per mille. Responsabile unico del procedimento l’architetto Anna Gatti.

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