martedì, Dicembre 5, 2023
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Maquillage a bretella e rondò

Riqual­i­fi­cazione di tut­ta la stra­da regionale 450 Affi-Cav­al­caselle e del­la grande roton­da di Affi, allo sboc­co del­la tan­gen­ziale. Sono i lavori in cor­so sul­l’in­tera trat­ta per i quali Vene­to Strade, in tre anni, ha spe­so cir­ca due mil­ioni di euro. I diri­gen­ti del­la soci­età, Clau­dio Zani­boni e , descrivono gli inter­ven­ti ese­gui­ti e quel­li in cor­so di ultimazione.«Fin dal 2003, quan­do l’ar­te­ria è sta­ta trasferi­ta dal­lo Sta­to alla Regione, ci siamo subito fat­ti cari­co del­la riqual­i­fi­cazione del­la stra­da, che rite­ni­amo di grande impor­tan­za logis­ti­ca. In tre anni abbi­amo svolto parec­chi inter­ven­ti. Siamo par­ti­ti con un inves­ti­men­to di un mil­ione e mez­zo di euro per il rifaci­men­to del fon­do stradale di tut­ta la car­reg­gia­ta in direzione Affi-Cav­al­caselle, lun­ga 13 chilometri, che sti­amo ulti­man­do: è sta­to usato un sis­tema di lavo­razione par­ti­co­lare che rici­cla sul pos­to il vec­chio asfal­to. Si chia­ma rigen­er­azione a fred­do», spie­gano, «e ha con­sen­ti­to il riu­ti­liz­zo del­lo stra­to di 20 cen­timetri di asfal­to ormai usura­to, con notev­ole risparmio di tem­po e di cir­co­lazione di camion. Il nos­tro obi­et­ti­vo per i prossi­mi tre anni è la sis­temazione di tut­ta la car­reg­gia­ta in sen­so inver­so», pre­cisano i diri­gen­ti. «Nel gen­naio del­l’an­no scor­so», con­tin­u­ano, «in un mese abbi­amo chiu­so sei varchi al spar­ti­traf­fi­co tra le due careg­giate: abbi­amo spe­so 111mila euro per questo lavoro, che si è reso nec­es­sario per­chè i vec­chi varchi cos­ti­tu­iti da New-jer­sey, i clas­si­ci spar­ti­traf­fi­co in plas­ti­ca, anche se riem­pi­ti d’ac­qua, veni­vano spo­sta­ti dai fuoristra­da per fare inver­sione di mar­cia evi­tan­do così la coda a Cav­al­caselle, dove c’è la roton­da. Una abi­tu­dine peri­colo­sis­si­ma sopratut­to per i motori­ni. I sei varchi sono sta­ti chiusi con sis­te­mi omolo­gati di sicurez­za che in caso di neces­sità si pos­sono aprire». Zani­boni pre­cisa: «Sono sta­ti spe­si anche 43mila euro per il ristring­i­men­to del­la piaz­zo­la all’al­tez­za del­l’us­ci­ta per , dove si svol­gevano raduni di omoses­su­ali, situ­azione che ormai ave­va rag­giun­to la soglia d’al­larme per la pub­bli­ca sicurez­za come seg­nala­to da polizia e Comune. Il prob­le­ma, purtrop­po, non si è risolto del tut­to per­chè la stes­sa situ­azione si pre­sen­ta sul­la piaz­zo­la del­la careg­gia­ta oppos­ta: tante per­sone che proven­gono da Affi si fer­mano alla piaz­zo­la ristret­ta, parcheg­giano e attra­ver­sano a pie­di la super­stra­da per andare dal­l’al­tra parte. Entro un paio di mesi ver­rà lim­i­ta­ta anche ques­ta piaz­zo­la, così il prob­le­ma sarà risolto defin­i­ti­va­mente». «Il Comune di Bar­dolino», pre­cisa il respon­s­abile di Vene­to Strade, «è sta­to molto sen­si­bile sul prob­le­ma ed ha volu­to anche riqual­i­fi­care tut­ta l’area del­lo svin­co­lo che insiste sul suo ter­ri­to­rio. Così, ha chiesto venisse fat­to un inter­ven­to di pulizia e bonifi­ca degli spazi ver­di interni ai due svin­coli, con il taglio del­la boscaglia e la posa di ter­ra veg­e­tale piantum­a­bile. Questo è l’u­ni­co inter­ven­to che abbi­amo ese­gui­to in col­lab­o­razione con un Comune che ha cofi­nanzi­a­to i lavori. Sti­amo per com­ple­tar­li e sem­bra che adesso anche Cavaion inten­da eseguire lo stes­so intervento».Quello dei rifiu­ti spar­si lun­go la super­stra­da è uno dei prob­le­mi soll­e­vati da molti cit­ta­di­ni e «anche da tur­isti che ci han­no tele­fona­to», con­fes­sa Zani­boni, «in dicem­bre abbi­amo spe­so 60 mila euro di extra appal­to per la pulizia delle 14 piaz­zole di sos­ta, usate come dis­cariche e 5–6 chilometri di canalette lun­go la stra­da piene di bot­tiglie di plas­ti­ca e di schifezze di ogni genere. Abbi­amo dovu­to fare una con­ven­zione con la Ser­it per il noleg­gio dei cas­soni scarra­bili per portare via pneu­mati­ci, elet­trodomes­ti­ci, bat­terie, mat­eras­si, mobili vec­chi, divani e quan­t’al­tro. Le piaz­zole sono aree di sos­ta per le emer­gen­ze, invece la gente ci va a fare i pic-nic o le usa come dis­cariche. Lun­go i 13 chilometri, per espletare ven­tu­ali bisog­ni e neces­sità, ci sono due aree di servizio con dis­trib­u­tori, bag­ni e tut­to quel­lo che serve».La 450 ha cir­ca 30 anni, alla stra­da è segui­ta la grande roton­da finale alla super­stra­da ad Affi. «Una roton­da di 190 metri di diametro», spie­gano i diri­gen­ti, «che per anni è sta­ta las­ci­a­ta al degra­do con un fon­do all’in­ter­no più bas­so rispet­to alla stra­da di 5–6 metri, dove era cresci­u­ta boscaglia di ogni genere. Il Genio Civile, dopo aver ese­gui­to i lavori di sis­temazione degli argi­ni del tor­rente Tas­so, ave­va il prob­le­ma di dove portare la ter­ra veg­e­tale di risul­ta: lo abbi­amo autor­iz­za­to a trasportare al cen­tro del­la grande roton­da cir­ca 100 mila metri cubi di mate­ri­ale prove­niente dai lavori al tor­rente. È sta­ta puli­ta tut­ta l’area dal­la veg­e­tazione arbus­ti­va e riem­pi­to il fon­do con la ter­ra, por­tan­do la quo­ta del ter­reno ad un metro sot­to il liv­el­lo stradale. I lavori sono par­ti­ti in set­tem­bre 2006 e saran­no con­clusi entro un paio di mesi. Poi, l’area rimar­rà a verde, con pra­to, e sarebbe aus­pi­ca­bile venisse piantu­ma­to qualche albero». Del­la piantu­mazione si sta già facen­do cari­co il Comune di Affi, che ha chiesto l’au­tor­iz­zazione alla Guardia Fore­stale.

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