venerdì, Aprile 19, 2024
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La scorsa notte i concorrenti hanno dormito a Ferrara, da dove questa mattina sono ripartiti seguendo l’Om che aveva aperto le danze bresciane

La nuova Freccia Rossaalla conquista di Roma

La grande carovana della Mille Miglia sta già puntando con decisione su Roma, che stasera «invaderà» con una festa a Castel Sant’Angelo e tanti ospiti illustri, a partire dall’ex bomber di Roma e Udinese Abel Balbo. Il traguardo della seconda tappa è la capitale, ma i concorrenti lo vedranno lontanissimo stamani alla partenza da Ferrara, in direzione di Urbino, Terni e Spoleto.Se Roma è il futuro prossimo, Brescia è il passato recente e il futuro più importante: ieri la città ha respirato a pieni polmoni il profumo delle auto storiche, le ha ospitate nel centro storico, le ha viste partire e poi lasciarsi alle spalle piazza Arnaldo, dopo aver affrontato sulla salita del Castello la prima delle 50 prove speciali che determineranno la classifica.Come consuetudine, la corsa ha puntato senza esitazioni verso il lago. Già dai primi chilometri la nuova freccia direzionale ha rischiato di sembrare un’intrusa; solamente il tempo di metabolizzare il cambiamento (non più Freccia Rossa su fondo bianco, ma Freccia Rossa su fondo nero) ed ecco Rezzato, Mazzano e Lonato, gustosa anteprima di Desenzano. Qui le vetture hanno conquistato con decisione il lungolago, si sono confrontate con il faro posto a guardia del porto e hanno «fatto passerella» presentate una alla volta dagli speaker gardesani.Desenzano, una curva ampia, quindi Rivoltella, Sirmione solo sfiorato e il centro storico di Peschiera: le vecchie carceri e le mura a ricordare una Repubblica di San Marco che ha lasciato segni indelebili nell’architettura gardesana.Solo il tempo di tirare il fiato, e Verona è già una realtà: una cornice maestosa, il pubblico delle grandi occasioni che finalmente ha adottato una corsa che si sente sempre più cittadina del mondo e non realtà bresciana di sporadica esportazione.Sulle vetture, come sempre, tanti concorrenti all’esordio; parecchi anche i rinunciatari, da Alesi a Diego Della Valle, fino a Renato Pozzetto e al grande escluso Massimo Giletti, atteso in coppia con Gianfranco Vissani. «Vip» annunciati, che però alla partenza e sul percorso non si sono visti.Da Verona la carovana delle 375 vetture storiche è partita alla conquista della pianura sognando il punto di ristoro di Ferrara, che con la sua grande festa ha sempre riservato un’accoglienza tra le più calde alla tre giorni motoristica. Verona, Ostiglia, spettatori veri che hanno sfidato un orario difficile pur di assistere al passaggio dei bolidi di un passato che si mescola al presente. Da Ostiglia a Ferrara è bastato un soffio: la fortezza, le tribune, le luci e la passerella, gradita ma mai sospirata come quella di Brescia. Perché Ferrara è tappa, mentre Brescia è arrivo.Oggi alle 8 da piazza Ariostea, cuore di Ferrara, partirà la prima macchina, la Om che ha aperto anche le danze bresciane: non è escluso che possa trattarsi di una partenza bagnata. Le condizioni meteo dovrebbero migliorare con il passare dei chilometri, restando variabili sino a Terni per diventare ottimali nella capitale. Sarebbe un delitto «rovinare» lo spettacolo di Castel Sant’Angelo, al quale il comitato organizzatore (romano per buona parte) ha lavorato duramente. A Roma ci sarà anche il direttore artistico Pippo Baudo, regista di una manifestazione con partenza e arrivo a Brescia, ma che Brescia non ha mai visto.

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