La Società elettrica bresciana – in breve la Seb – è stata senza alcun dubbio uno dei simboli del nascente capitalismo bresciano. Costituita il 29 maggio 1905 sulle ceneri di due imprese nate alla fine dell’800 (la Fraschini, Porta & C. e la Società per l’utilizzazione delle forze idrauliche per mezzo dell’elettricità), la Seb è stata un esempio perfetto di integrazione fra produzione e distribuzione dell’energia. E questo proprio nel momento del boom del mercato dell’elettricità. La Seb, sotto la guida di Alberto Magnocavallo, cavalcò prima lo sviluppo dell’illuminazione elettrica pubblica, poi, soprattutto, quello della rete tramviaria extraurbana nel Bresciano. Fu grazie ai trasporti che, nei primi vent’anni del ’900, la società si trasformò in una solida azienda idroelettrica, con interessi diversificati e una ricca rete di centrali. Una crescita impetuosa che la portò rapidamente nell’orbita della società Edison, la quale utilizzò la Seb per la sua espansione nella Lombardia orientale e in Emilia. La nazionalizzazione dell’energia chiuse un capitolo importante dell’industrializzazione bresciana. Ora, nel terzo millennio, la rinascita della Seb lo ha riaperto.
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La Società elettrica bresciana - in breve la Seb - è stata senza alcun dubbio uno dei simboli del nascente capitalismo bresciano
La Società elettrica, simbolo del «capitalismo bresciano»
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