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Sono 22 le imbarcazioni della Navigarda che garantiranno i collegamenti tra i paesi del lago per oltre due milioni di passeggeri. È Malcesine lo scalo preferito Poi Garda, Bardolino e Torri

La superflotta è pronta a salpare

La flotta della Navigarda riaccende i motori. Entra in vigore con sabato 5 aprile, dopo la pausa invernale che ha visto in attività soltanto il traghetto che fa spola da Torri a Maderno e ritorno, il nuovo orario primaverile della navigazione pubblica sull’intero lago di Garda. L’orario sarà valido fino al 24 maggio e quindi verrà intensificato, con l’entrata in servizio fino al 5 ottobre di ben 22. Quest’anno Navigarda ripropone in linea di massima le corse effettuate nel 2002, quando ha registrat un traffico complessivo di oltre 2.300.000 passeggeri (con una contrazione rispetto all’anno precedente del 15 per cento) e di 116.518 autoveicoli. Va considerato, però,che nel 2001 a causa dell’emergenza frana nell’alto Garda trentino, il servizio si era fatto carico di sostenere il traffico in assenza della strada. L’impiego della flotta da parte di Navigarda alterna opportunamente riduzioni e intensificazioni e questo con l’intento di offrire un servizio di trasporto in grado di soddisfare le richieste del turismo gardesano. E con l’obiettivo di migliorare il servizio di trasporto sull’acqua, considerato il più efficace e il più gradito ai turisti per la possibilità di godere il lago e di muoversi senza usare le autovetture, la gestione governativa, che fa ancora capo al ministero dei Trasporti, in attesa del trasferimento alle Regioni, propone per quest’anno delle novità. Prima fra tutte l’attivazione, nel periodo estivo, del nuovo attracco in località Ronchi di Castelnuovo in prossimità di Gardaland; verrà inoltre prorogata l’iniziativa promozionale in collaborazione con le varie realtà turistiche del lago e con il consorzio funicolare Malcesine-Monte Baldo. Quando l’intera flotta sarà operativa, a solcare le acque del Garda ci saranno otto motonavi, sei traghetti, tre aliscafi, quattro catamarani e un motoscafo. In primo piano il piroscafo d’epoca Zanardelli, costruito nel 1903 con seconda immatricolazione avvenuta nel 1952 e con l’installazione di nuovi motori nel 1995. Continueranno a navigare, fino a quando non verrà attuato il piano di risanamento, le motonavi: Baldo (costruita nel 1900), Trento (1915), Verona (1924), Solferino e San Martino (1959) tutti con motori nuovi però dal 1990, affiancati dalla motonave San Marco (1985) e dalla Mantova (1986). A inaugurare la serie dei traghetti è nel 1964 la motonave Regina del Garda, seguita nel 1981 dalla Brennero, novità assoluta allora per il Garda e per la sua capienza ribattezzata con simpatia «il condominio»; sono seguite quindi: Tonale (1984), Brescia (1989), Adamello (1992) e Mincio (1999). Negli anni Ottanta è il momento degli aliscafi, con l’entrata in servizio nel 1982 sia del Freccia delle Riviere che del gemello Galileo Galilei e sei anni dopo del Goethe. Nel 1992 è la volta del primo catamarano, Catullo, seguito l’anno successivo dal gemello Parini con propulsione tradizionale a elica, con l’aggiunta nel 1998 del catamarano Virgilio e del Freccia del Garda lo scorso anno. Questi mezzi arrivano a proporre tre collegamenti longitudinali giornalieri fra Desenzano, Peschiera e Riva e viceversa con ristorante a bordo e un quarto servizio ristorante su una corsa circolare del basso-centro lago, mentre il cospicuo numero di battelli assicura una rete capillare di collegamenti tra tutte le località turistiche del lago. Nel periodo di massima intensificazione saliranno a 34 le attraversate giornaliere Maderno-Torri, mentre tra Limone-Malcesine e viceversa i collegamenti giornalieri saranno otto, con trasporto veicoli-viaggiatori. Si aggiungeranno infine corse che prevedono l’impiego di aliscafi e di catamarani per gli spostamenti rapidi tra un paese e l’altro. Da sottolineare che lo scalo di Malcesine, con l’entrata in funzione lo scorso anno della funivia del Baldo, è diventato il più importante di tutto il lago di Garda: 270 mila sbarchi e altrettanti imbarchi. A seguire: Garda 227 mila imbarchi e 230 mila sbarchi; Bardolino 126 mila e 120 mila; Torri 94 mila e 98 mila; Peschiera 72 mila e 68 mila; Lazise 70 mila e 68 mila; Brenzone 3.600 e 4.800; Castelletto 2.700 e 6.000; Pai 500 e 600.

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