mercoledì, Dicembre 6, 2023
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Le commemorazioni del 25 aprile

Una gior­na­ta per ricor­dare le vit­time del­la guer­ra e chi la guer­ra l’ha rac­con­ta­ta. In occa­sione del 25 aprile la sezione riv­o­lese del­l’as­so­ci­azione nazionale inter­al­leati com­bat­ten­ti d’I­talia (Ani­ci), in col­lab­o­razione con le asso­ci­azioni d’ar­ma e il Comune, dà appun­ta­men­to con bandiere e gagliardet­ti domani alle 9.30 alla croce di via Vigo; alle 10 sfi­la­ta con la ban­da di Bus­solen­go e rap­p­re­sen­tan­za degli di Torbe. Dopo la mes­sa alle 10.30 nel­la par­roc­chiale, alle 11.15 sfi­la­ta al mon­u­men­to dei cadu­ti; alz­a­bandiera. Alle 11.30 in piaz­za Napoleone dis­cor­si delle autorità, i can­ti e le poe­sie dei bam­bi­ni delle ele­men­tari. Per la pri­ma vol­ta l’Ani­ci asseg­na la croce di ben­e­meren­za euro­pea all’im­peg­no per man­ten­er viva la memo­ria; ques­ta viene des­ti­na­ta a cit­ta­di­ni dis­tin­ti in fat­ti legati alla guer­ra o che si sono impeg­nati nel­la memo­ria degli stes­si. L’in­signi­to sarà Giuseppe Rama che, «dopo aver rac­colto una serie incred­i­bile di reper­ti legati ai due con­flit­ti mon­di­ali, li ha por­tati a Riv­o­li atti­van­dosi per la creazione di un per­ma­nente». Inoltre ver­ran­no asseg­nati tre diplo­mi di fedeltà all’as­so­ci­azione nazionale com­bat­ten­ti e reduci a Euge­nio Bertani, classe 1912, Vit­to­rio Vicen­ti­ni, 1912, e Anto­nio Maz­zu­rana, classe 1909. Seguirà un rin­fres­co. (c.m.) Capri­no. «Non piangete, non chia­mate­mi povero, muoio per aver servi­to un’idea». Con ques­ta frase, trat­ta dalle Let­tere dei con­dan­nati a morte per la Resisten­za, il paese cel­e­bra il 25 aprile. Ma qual­cuno, da tem­po, desidera qual­cosa in più. Mario Marango­ni, 86 anni di Vilmez­zano, che perse il fratel­lo Igi­no nel ras­trel­la­men­to di Capri­no tra il 28 e il 29 gen­naio 1945, implo­ra gli ammin­is­tra­tori di porre una stele com­mem­o­ra­ti­va nel­la frazione. «A Rubiana e a Gaon ci sono, cre­do deb­ba essere pos­ta anche a Vilmez­zano, l’u­ni­ca delle tre frazioni che ha avu­to due mor­ti, un fer­i­to e sette per­sone con i pie­di con­ge­lati». Intan­to domani è in pro­gram­ma la com­mem­o­razione. Inizierà il mat­ti­no nel capolu­o­go e nel cor­so del­la gior­na­ta coin­vol­gerà le frazioni. Per le 10,30 raduno nel gia­rdi­no di Palaz­zo Car­lot­ti, poi al Volto Per­ti­ni dove, alle 10,40, sarà reso omag­gio ai cadu­ti. Alle 10,50 par­ti­ran­no il cor­teo e la sfi­la­ta con la ban­da di Capri­no; sos­ta al mon­u­men­to ai cadu­ti in piaz­za del­la Vit­to­ria. Lì alz­a­bandiera e alle 11 mes­sa. Alle 11,40 inter­ven­to del sin­da­co e del­l’avvo­ca­to Bruno Castel­let­ti. Nel­la medes­i­ma gior­na­ta si ren­derà onore a Lubiara, Paz­zon, Pesina e Spi­azzi e alla scali­na­ta degli alpi­ni. (b.b.) Castel­n­uo­vo. Domani ver­rà con­seg­na­to a Lui­gi Lugob­oni e Ottavio Mis­chi di un diplo­ma di fedeltà per la mil­i­tan­za nel­l’As­so­ci­azione nazionale com­bat­ten­ti e reduci. L’ap­pun­ta­men­to è alle 9.45, in piaz­za Fan­ti d’I­talia; dopo la sfi­la­ta alle 10.30 sarà cel­e­bra­ta la mes­sa nel­la chiesa par­roc­chiale del­la frazione segui­ta dal­la depo­sizione del­la coro­na al mon­u­men­to ai Cadu­ti. Sarà con­seg­na­to il riconosci­men­to a due ex com­bat­ten­ti. (g.b.) Peschiera. La com­mem­o­razione del­la lib­er­azione coin­ciderà quest’an­no, con la pri­ma cel­e­brazione del­la fes­ta di San Mar­co che cade, appun­to, il 25 aprile. Due le cer­i­monie domani: alle 9.30 il ritro­vo di autorità e asso­ci­azioni nel piaz­za­le anti­s­tante la Pal­le­ria di Por­ta Verona; quin­di il cor­teo, la mes­sa e la depo­sizione del­la coro­na al mon­u­men­to ai Cadu­ti al piaz­za­le del Por­to. A mez­zo­giorno ver­rà issa­ta la bandiera di San Mar­co sul pen­none del ponte dei Voltoni. «Era una delle richi­este fat­te dal comi­ta­to di cit­ta­di­ni che vuole il ripristi­no dei leoni di San Mar­co sulle mura del­la fortez­za e l’is­ti­tuzione del­la fes­ta omon­i­ma che cade il 25 aprile. È un pri­mo pas­so», spie­ga il vicesin­da­co Wal­ter Mon­tre­sor. (g.b.) Dol­cè. Ver­rà inau­gu­ra­ta domani alle 10, nel­l’a­trio del Comune di Dol­cè, la mostra fotografi­ca «non più guer­ra» a cura del grup­po cul­tur­ale El Castele­to. «In occa­sione del ses­san­tes­i­mo anniver­sario del­la fine del­la sec­on­da guer­ra mon­di­ale», affer­ma il pres­i­dente Ange­lo Brus­co, «pro­poni­amo una mostra che vuole evi­den­ziare la voglia di rim­boc­car­si le maniche per ripren­dere una vita nor­male». La mostra resterà aper­ta le mat­tine da mart­edì a ven­erdì; mer­coledì pomerig­gio, fino al 29 aprile. Domani alle 11 com­mem­o­razione a Pian del­la Croce: alz­a­bandiera a cura degli alpi­ni di Dol­cè, quin­di mes­sa. Poi un intrat­ten­i­men­to.

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