Ferragosto, giorno dell’Assunta, patrono del paese: si corre il Palio delle contrade. A Garda il Palio lo si disputa in barca: nove contrade in lizza, con quattro vogatori ciascuna. Si voga in piedi, un remo a testa, con lo stile tipico dei pescatori. Tutti e trentasei i vogatori impegnati nel palio sono di Garda: nessuno altro centro della riviera sarebbe probabilmente in grado di mettere insieme un simile plotone. Il tutto si risolve in pochi minuti. Tre regate eliminatorie e una di finale su uno spazio d’acqua di mezzo chilometro. Ogni anno, puntualmente, il Palio attrae migliaia di persone. Ma i veri protagonisti sono i rematori, che di seguito andiamo a presentare uno per uno. Le Antiche Mura, che nell’ultimo decennio hanno vinto il palio tre volte (’89, ’96 e ’97), si affidano a Fabrizio Sabaini, Aligi Pincini (che è anche il coordinatore dei vogatori del Palio), Claudio Maffezzoli e Franco Crescini. La divisa è giallo-rossa, il pesce simbolo è il persico. Il Borgo, campione in carica da due anni, schiera Massimo Favetta, Pierfrancesco Maffezzoli, Silvano Dall’Agnola e Roberto Avanzi. Maffezzoli e Dall’Agnola vogano anche nel mondo remiero delle bisse, difendendo i colori dei «cugini» di bardolino, per i quali hanno anche vinto la bandiera del lago. La casacca è giallo-verde. Sul vessillo campeggia la trota. I colori sociali del Corsetto sono il giallo e il nero, l’emblema è il raro carpione. Sulla barca ci sono alcuni dei vogatori più titolati del lago: i fratelli Ettore e Alberto Malfer e Pino Monese hanno fatto parte dell’equipaggio della mitica Paloma, la bissa che ha trionfato per un decennio nel campionato della bandiera del lago difendendo i colori di Torri e di Garda. Insieme con loro voga Bruno Maffezzoli, pure vincitore della bandiera del lago per Torri (sulla Berengario) e per Bardolino; dei quattro, è l’unico tuttora in attività. Eccoci alla Losa, che prende nome dall’elegante loggiato che si affaccia sul lungolago. A vestirne la casacca rosso-nera (il simbolo è il luccio) sono Alberto Maffezzoli, Loris Ridolfi, William Bonometti ed Enrico Mario Monese. Ridolfi e Bonometti corrono anche sull’Adelaide, una delle due bisse di Garda. La Piazza è la contrada ammessa al palio lo scorso anno. A Garda a esser nota come «piazza» è corso Vittorio Emanuele, la via che congiunge le due porte del centro storico. La casacca è blu-azzurra, il pesce simbolo è l’alborella. Sulla gondola ci sono Matteo Pincini (che voga anche sulla bissa di Garda), Raffaele e Andrea Monese e Fabio Daducci. Sugli stendardi del Pio c’è l’anguilla. Le divise sono azzurro-rosse. Per la piccola contrada vogano Luca, Nino e Aldo Monese insieme a Mirko Sala; dovrebbe essere questo l’equipaggio più giovane di tutto il palio. Negli ultimi dieci anni il Porto ha vinto il palio ben quattro volte: nel ’90 e poi dal ’93 al ’95. L’equipaggio è forte. Sulla barca, in casacca giallo-azzurro (il simbolo è la sardena), ci sono Guido Da Parti, Giovanni Franca, Michele Bertoncelli e Alain Ballardini: Bertoncelli corre anche sulla bissa di Garda, Franca vinse una bandiera del lago sulla Berengario di Torri. Altro eccellente team è quello della Rosa, che nell’ultimo decennio ha vinto il palio nel ’91 e nel ’92. I vogatori sono Marco e Valerio Monese, Mauro Faraoni e Ivan Pozzani. Faraoni rema anche sulla bissa di Bardolino, Pozzani corre per Lazise. I colori sociali sono il verde e il nero, l’emblema è il lavarello. Chiude il quadro la Spagna, sui cui gonfaloni verde-rossi svetta la tinca. A difendere i colori sono Marco Favetta (che corre anche su una delle due bisse di Garda), Cristian Faraoni, Bonifacio Bonometti e Walter Zuccotto. Il programma prevede il raduno dei vogatori alle ore 19, la benedizione della statua lignea dell’Assunta in parrocchiale alle 20 e poi la sfilata per le vie del centro storico. A partire dalle 21 si succederanno tre regate con tre contrade in lizza in ciascun turno: la prima classificata passa in finale. Alle 22 c’è la finalissima. Subito dopo le premiazioni si chiude il palio con lo spettacolo pirotecnico.