venerdì, Marzo 29, 2024
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Sirmione, gli «Amici della Vela» ricorrono al giudice su punta Grò

Le ruspe del Comune hanno demolito lo scivolo gratuito

Lo scivolo di Punta Grò non esiste più. Qualche giorno fa le ruspe del Comune lo hanno demolito. E per i diportisti della domenica, quelli con carrello e barca, si fa sempre più dura trovare un approdo. Tra Peschiera e Padenghe trovare uno scivolo (pubblico e gratuito) per calare barche in acqua è come cercare un ago nel pagliaio. L’Associazione Amici della Vela e della Pesca onlus, ottanta aderenti sparpagliati tra le province di Brescia, Verona e Mantova, che si era resa protagonista di un’infuocata polemica con l’amministrazione comunale proprio per difendere «l’unico scivolo idoneo nel basso Garda», dopo un periodo di apparente calma, ha deciso di dissotterrare l’ascia di guerra e ricorrere alla giustizia amministrativa. Lo studio legale Gorlani-Morabito di Brescia ha infatti ricevuto l’incarico di depositare un ricorso al Tar di Brescia. I giudici saranno chiamati a rispondere in particolare ad alcuni quesiti: le modalità della concessione dell’area di punta Grò da parte dell’ente gestore demaniale al Comune di Sirmione, la chiusura al transito della strada che consentiva fino a qualche tempo ai diportisti di raggiungere lo scivolo. La zona è stata data in concessione da alcuni mesi all’ente comunale perchè inserita in un progetto per la creazione di un parco naturale. Di recente è stata anche emanata una delibera di giunta, con tanto di stanziamento. I responsabili dell’associazione diportistica, però, controbbattono decisamente: «Ci chiediamo come abbia fatto il Comune ad ottenere il titolo di concessione pur non avendo presentato un progetto, mentre noi l’abbiamo depositato. La concessione a noi è stata negata perchè – continua Paolo Quinzani del sodalizio – il Comune avrebbe presentato una richiesta già nel febbraio scorso: questo ha riferito per scritto il gestore del demanio con sede a Salò. Poi, lo stesso Comune nel mese di agosto ci ha risposto dicendo che era impossibile fornire copia del progetto in quanto lo stesso non era stato elaborato». Secondo la versione di Quinzani, l’associazione avrebbe proposto, come alternativa a punra Grò, uno scivolo nei paraggi di Lugana Marina dove esiste il distaccamento dei Volontari del Garda, ovviamente pagando l’affitto e accolllandosi le varie spese. La replica del sindaco Maurizio Ferrari: «Lo scivolo è stato demolito perchè lo prevede il progetto di realizzazione del percorso pedonale. In accordo con la Regione sistemeremo un degno scivolo alla Brema, tanto che c’è un finanziamento. I diportisti non possono continuare a polemizzare, nè pretendere di avere i posti auto davanti al lago: occorrono dei sacrifici per tutti». Puntualizza l’associazione: «In un verbale di riunione del luglio scorso il funzionario regionale aveva disposto che l’utilizzo dello scivolo di punta Grò dovesse essere garantito fino all’inizio dei lavori del Comune: ciò non è stato fatto».

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