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Non solo libri, ma anche cd, dvd e moderni palmari per l’ascolto della musica nelle sale della biblioteca di Palazzo Zambelli inaugurta sabato pomaeriggio

Libri, cd, dvd e moderni palmari nelle nuova biblioteca di Lonato

La Biblioteca civica di Lonato del Garda da anni svolge un ampio e apprezzato servizio rivolto in particolar modo ai bambini. Non solo con il prestito librario, ma anche attraverso laboratori e attività ludiche e formative. Una “vivacità” culturale che con il nuovo servizio si potrà estendere anche agli adulti. Solo nel 2009, il totale dei prestiti effettuati è stato di 24.778 unità. Dato che comprende sia il tradizionale prestito dei libri per bambini e adulti, sia il “noleggio” del materiale multimediale (cd e dvd video).    «Ovviamente, il servizio per adulti, non essendo ancora ufficialmente aperto, fino a oggi ha rappresentato una piccola percentuale sul totale», commenta la bibliotecaria Denise Sandrini. «Soprattutto perché questa parte del patrimonio librario era ancora conservata in magazzino e, di conseguenza, inaccessibile al pubblico». Dando invece uno sguardo all’intero patrimonio oggi a disposizione degli utenti, ci sono cifre importanti che meritano di essere citate.  Si contano oltre 11.000 libri per adulti, e non solo romanzi ma anche e  soprattutto libri di saggistica validi e aggiornatissimi, in grado di rispondere alle richieste di informazione di tutte le fasce di utenza: dagli alunni delle scuole primarie fino agli studenti universitari. Tanti sono i testi utili per chi cerca documentazione per scopi professionali o per chi, nel tempo libero, desidera soddisfare una propria passione o un’innata curiosità.  Nella Biblioteca di Lonato del Garda sono inoltre consultabili ben 121 riviste di ogni genere e 5 testate giornalistiche (quotidiani locali e nazionali). Si possono ascoltare e prendere a prestito oltre 1.000 cd musicali, a cui si aggiungono i quasi 3.500 dvd video per bambini e adulti (film, cartoni animati, serie televisive, anime, documentari).La parte più innovativa  però riguarda la tecnologia di cui Palazzo Zambelli è stato dotato, in seguito alla ristrutturazione. La Biblioteca dispone ora di una moderna sala informatica, con sedici postazioni computer, tutte a disposizione degli utenti. Chi possiede invece un proprio pc portatile può comodamente accedere alla linea hdsl della Biblioteca attraverso la rete wireless della sala studio. La mediateca è anche provvista di alcuni palmari che consentono a chi trascorre del tempo a Palazzo Zambelli di rilassarsi ascoltando i cd audio disponibili. Tutto questo, oltre alle ampie sale di lettura e all’elegante salone degli specchi dove sarà possibile soffermarsi per leggere, studiare o partecipare a incontri culturali. Per qualunque informazione: biblioteca@comune.lonato.bs.it Rimane invariato l’orario della sezione ragazzi, mentre gli orari di apertura del nuovo servizio per adulti sono i seguenti: martedì, giovedì e sabato dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 (sabato: 17.30); mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 18.30. La sala informatica è aperta il martedì e il giovedì dalle 14.30 alle 18.30.Ufficialmente avviato il servizio bibliotecario per adulti Nel pomeriggio  di sabato 12 giugno 2010 l’Amministrazione comunale di Lonato del Garda ha tagliato ufficialmente il nastro del servizio bibliotecario per adulti presso Palazzo Zambelli.Con l’interessante conversazione sul tema “Il progetto della Biblioteca di Lonato: promuovere la modernità in un contesto antico” si è inaugurata anche la rappresentativa sala degli specchi, al primo piano dell’edificio settecentesco un tempo appartenuto alla nobile famiglia Zambelli, trasferitasi nel ‘600 dal padovano al Lonatese.Ora, la “settimana della cultura” prosegue con tre eventi di assoluto rilievo.Dopo il taglio del nastro per mano della dott.ssa Claudia Bonardelli, responsabile dell’Ufficio Biblioteche della Provincia di Brescia, affiancata dal sindaco lonatese dr. Mario Bocchio e dal consigliere con delega alla Cultura, dott. Valerio Silvestri, nella sala degli specchi i cittadini hanno potuto seguire la conversazione dal titolo “Il progetto della Biblioteca di Lonato: promuovere la modernità in un contesto antico”.Oltre alla dottoressa Bonardelli, sono intervenuti all’incontro moderato da Valerio Silvestri: Giambattista Tirelli, estensore del progetto biblioteconomico della Biblioteca lonatese; Giancarlo Pionna, responsabile del Centro di documentazione lonatese curato dall’Associazione Amici della Fondazione Ugo da Como; Stefano Lusardi, conservatore della Casa Museo del senatore Ugo da Como, nonché il moderatore.Presso Palazzo Zambelli, un tempo appartenuto alla nobile famiglia Zambelli di origini padovane,trova infatti nuova sede il Centro di documentazione lonatese, con una raccolta in continua evoluzione, grazie alla collaborazione di molte famiglie lonatesi. L’archivio raccoglie centinaia di fotografie, documenti e atti che raccontano la storia della città.Come ha dichiarato il sindaco Mario Bocchio poco prima del taglio del nastro, «il Palazzo settecentesco, uno dei gioielli di Lonato del Garda, diventa finalmente fruibile a tutti i lonatesi, giovani e adulti, con un servizio che completa l’iter di recupero di Palazzo Zambelli, dopo l’inaugurazione dell’edificio avvenuta il 20 marzo scorso».Oltre agli sforzi economici e architettonici, ha aggiunto il consigliere Valerio Silvestri, «contano il patrimonio di documenti e libri qui conservati, ma anche il “materiale umano”. Grazie al lavoro di tante persone che hanno collaborato con passione, questa biblioteca non sarà solo una “casa dei libri” ma ospiterà anche l’archivio del Centro di documentazione lonatese voluto dall’associazione Amici della Fondazione Ugo da Como, presieduta dalla prof.ssa Maria Rosa Zattarin Canali, con i documenti e le fotografie, testimonianze storiche della nostra città». E non solo: «Questa è una biblioteca di pubblica lettura che credo possa divenire un luogo propedeutico per l’accesso alla Biblioteca della Fondazione Ugo Da Como. Il Comune di Lonato per anni non è riuscito ad aprire una propria Biblioteca forse proprio per la presenza pesante della biblioteca monumentale voluta dal senatore bresciano, ma quella rimane un luogo di conservazione per studiosi; a Palazzo Zambelli potranno invece formarsi gli studenti, futuri studiosi che sempre, in sintonia con l’Amministrazione comunale, potranno avere aperte le porte della biblioteca di Ugo Da Como», ha detto Stefano Lusardi, conservatore della Casa Museo del senatore Ugo da Como.La “settimana culturale” di Lonato del Garda continua con alcuni appuntamenti organizzati e patrocinati dall’Assessorato alla Cultura, sempre nell’accogliente cornice di Palazzo Zambelli.► Per cominciare, l’autrice Isabella Bossi Fedrigotti presenterà il suo ultimo libro “Il primo figlio”, intervistata da Silvio Masullo, martedì 15 giugno alle ore 21.Isabella Bossi Fedrigotti, giornalista e scrittrice assai nota a livello nazionale, è originaria di Rovereto e, dopo aver vissuto per vari anni a Madrid, ora risiede a Milano.Ha iniziato a scrivere a 12 anni, per gioco, e oggi i suoi libri sono tradotti in più lingue. Collabora con il “Corriere della Sera”, scrive su argomenti culturali e di costume. Ama particolarmente il “filo diretto” con i lettori, e infatti tiene da anni rubriche di corrispondenza e ha un suo forum sul sito del “Corriere della Sera”. È altresì vicepresidente del Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (il Mart).Nel 1980 ha esordito come autrice nella narrativa con Amore mio, uccidi Garibaldi. In seguito ha pubblicato Casa di guerra (1983), Di buona famiglia (1991) che ha vinto il Premio Campiello, e Magazzino vita (1996); quindi, presso Rizzoli, Il catalogo delle amiche (1998), Cari saluti (2001), La valigia del signor Budischowsky (2003).Il suo libro Il primo figlio (ed. Rizzoli, 192 pp.) – È una storia di commovente quotidianità. Anzi, sono tre storie di speranza. Le vicende di Teresa, Maria e Sofia trovano il loro corrispondente in situazioni di oggi anche, se al posto di una ragazza del nord Italia, che va a servizio, potrebbe tranquillamente esserci una ragazza moldava o ucraina, così come al posto della bambinaia tedesca si potrebbe avere una giovane sudamericana. Sono tre donne di estrazione sociale, educazione, età e nazionalità assai diverse – eppure simili nel loro destino di mal amate, ritenute minorenni tutta la vita – ma protagoniste di una vicenda unica, che dai primi del Novecento arriva al secondo dopoguerra. È l’infanzia il vero punto focale, trait d’union delle loro storie. Nei figli e nella loro cura le tre donne trovano inizialmente la ragione della loro vicinanza, quindi il motivo di una sincera solidarietà femminile.► Il Trio del Garda si esibirà nel concerto lirico di giovedì 17 giugno, alle ore 21, con la partecipazione straordinaria del soprano Nadia Engheben e del tenore Filippo Pina Castiglioni. Durante la serata si ascolteranno musiche di Puccini, Verdi, Leoncavallo, Morricone e Rota. Il Trio del Garda si è costituito nel 2006, formato da musicisti residenti nel territorio gardesano, che vantano una lunga esperienza nel repertorio solistico, cameristico e con orchestra: il flautista Mauro Scappini, il clarinettista Bruno Righetti e il chitarrista Eros Roselli. Tutti e tre artisti con un’esperienza nazionale e prestigiosi riconoscimenti.Dopo aver suonato in tutto il Belpaese, da solisti e in varie orchestre, collezionando premi e insegnando alle giovani generazioni, quattro anni fa i tre gardesani si sono uniti in questo Trio, che ha anche già inciso un cd. I curricula musicali dei tre maestri, insieme al loro repertorio, si possono consultare sul sito www.triodelgarda.it.L’idea di creare questa nuova formazione è partita da Bruno Righetti: «Dopo la mia esperienza come primo clarinetto nell’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli – spiega –, collaborai con alcuni musicisti svizzeri che mi fecero conoscere le potenzialità di un trio di questo genere. Dopo un po’ di tempo, pensai che sarebbe stato bello creare un gruppo simile dalle nostre parti. Quindi contattai Mauro ed Eros per proporre loro il progetto».Si tratta di una formazione abbastanza insolita nell’ambito cameristico. «Questo tipo di trio ha avuto molto successo nell’Ottocento – precisa Mauro Scappini –. Nei salotti dell’epoca, molti musicisti tenevano concerti con questa formazione e compositori di fama come Kreutzer e Diabelli scrissero alcuni pezzi importanti, che noi abbiamo già eseguito e inciso».► E per finire, sabato 19 giugno, sempre alle ore 21, toccherà alla Banda dei Maestri della Provincia di Brescia allietare la cittadinanza. Sono in programma: Ouverture Jubiloso di Frank Erickson, La Cavalleria leggera di Franz van Suppe, Of castles and legends di Thomas Doss, Pastorale de Provence di Franco Cesarini, L.A. California di Kees Vlak e Innuendo dei Queen; più altri quattro brani, arrangiati dai maestri Mandonico e Mariotti (Tace il labbro di F. Lehar, Tu che mi hai preso il cuor  di F. Lehar, Barcarolle e Can Can, entrambi di Offenbach).Fondata e tuttora animata dalla passione, dall’impegno e dalle competenze dei maestri di alcune bande del territorio bresciano, la Banda Musicale Choros, più conosciuta come Banda dei Maestri, trova origine nella prima Rassegna bandistica bresciana del 2007. Dall’incontro fra le bande provenienti dal territorio bresciano è sorta la volontà di dar vita a un progetto nuovo nel suo genere e con finalità particolari. Tale formazione ha la peculiarità di riunire al suo interno i maestri delle bande presenti sul territorio, nella duplice veste di direttori (a turno) e di musicisti.Lo scopo della banda dei maestri è essenzialmente didattico. Infatti, «grazie a questo progetto e alle prove dedicate al perfezionamento dei brani e al confronto tra le diverse esperienze e formazioni musicali, i maestri hanno l’opportunità di migliorare la propria tecnica di direzione e di confrontarsi con i colleghi. L’idea è quella di creare un gruppo che si ritrovi per suonare, certamente, ma anche e soprattutto per crescere e migliorarsi», spiega il maestro Carlo Righetti, direttore della Banda cittadina di Lonato.La Banda Musicale Choros si esibisce per scelta solo in poche occasioni. Se non è possibile individuare un unico maestro è invece possibile riconoscere come direttore artistico del gruppo il maestro Claudio Mandonico e come presidente Lelio Epis, maestro delle bande di Conca d’Oro Vallesabbia e Nave.All’attivo della Banda Musicale Choros ci sono molti concerti, in occasioni particolari come a Cividate Camuno all’interno di Crucifixus Festival di primavera 2009 in un concerto-evento con brani tratti da La Buona Novella di F. De André, con David e Chiara Riondino, o in vari luoghi ed avvenimenti della Valsabbia e del lago di Garda. In altre occasioni la Banda si esibisce in eventi cardine per il mondo bandistico, come nel caso della tradizionale inaugurazione della Rassegna bandistica bresciana (quest’anno a Lonato del Garda, il 19 giugno) o inaugurazioni, commemorazioni e intitolazioni delle varie bande del territorio.

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