venerdì, Maggio 3, 2024
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Due record iridati nella finale dello Skeet maschile, che ha chiuso la prova gardesana di Coppa del Mondo

Lonato, chiusura col doppio botto

Nessuna medaglia per l’Italia nell’ultima giornata della terza tappa di Coppa del Mondo di tiro al volo, che si è disputata al Trap Concaverde di Lonato. Nella finale di Skeet Valerio Luchini (Carabinieri) di Roma, che nella prima fase di qualificazione aveva centrato tutti i primi 50 piattelli, si è classificato al quinto posto.Il protagonista dell’atto conclusivo della rassegna gardesana è stato lo stratosferico Vincent Hancock. Lo statunitense è stato fantastico e allo stesso tempo insuperabile, vincendo non solo la medaglia d’oro ma portandosi a a casa anche un doppio record del mondo con un 125/125 in qualificazione e 150/150 in finale. Cinque serie di qualificazione perfette (125/125) e una finale altrettanto impeccabile (25/25) senza mai sbagliare un piattello, senza mai nessuna titubanza, incertezza. L’americano, già detentore del precedente record (124 in qualificazione e 149 in finale), realizzato nel 2005 a Changwon (Cina), è riuscito a migliorarsi, e non era facile, sbaragliando un lotto di concorrenti di altissimo livello. La medaglia d’argento è andata al cipriota Gorge Achilleos, che si è permesso di sbagliare un solo piattello (149 +24) e il bronzo e la carta olimpica al norvegese Harald Jensen (149 +23) che ne ha mancati due. Insomma una finale al cardiopalma, avvincente e di grandissimo livello tecnico.Avvincente era stata anche la fase di qualificazione. Il carabiniere romano Valerio Luchini (148), dopo solo due errori in qualificazione, conquista l’ultimo posto per la finale allo shoot-off battendo altri quattro pretendenti, tra cui anche l’altro italiano Christian Eleuteri (123), con un significativo +24. E già quei due piattelli gli sono fatali per ambire al podio. Luchini non commette errori nella finale, ma alla fine deve accontentarsi del quinto posto.Finisce nelle retrovie invece il campione olimpico Andrea Benelli, 55° con il punteggio finale di 116/125, ma la sua gara era stata compromessa da una falsa partenza. Ma contro avversari del calibro di Hancock, Achilleos e Jensen, era praticamente impossibile riuscire ad evitare la grande debacle.Non è andata meglio nella categoria Junior. Solo settimo Pietro Genga (Gruppo Sportivo Forestale) di Taranto che ha chiuso con un 115/125, mentre finisce 14° Giancarlo Tazza di Caserta con 113/125.

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