sabato, Luglio 27, 2024
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I primi sei mesi dell’anno hanno visto calare gli ospiti dei campeggi, ma adesso c’è la ripresa. Quasi tutto esaurito, però continuano ad essere pochi i tedeschi

Luglio riporta i turisti sul lago

Alberghi e campeggi all’insegna del quasi tutto esaurito sul lago di Garda. La stagione turistica è ormai entrata a pieno regime e gli operatori economici del Benaco sono tutti al lavoro per soddisfare le esigenze sempre maggiori del popolo dei vacanzieri. «Diventa importante non solo offrire qualità nei servizi ma anche garantire particolari benefit, in grado di fidelizzare il turista», spiega Giuseppe Lorenzini presidente dell’Ugav, Unione gardesana albergatori veronesi che raggruppa circa 340 strutture ricettive. «Agli ospiti viene offerto, compreso nel prezzo di pernottamento, una gita sul battello o un’escursione sul Baldo con la funivia che collega Malcesine al Giardino d’Europa. Ma non solo. Ci sono particolari serate dove a cena le bevande vengono offerte dalla direzione dell’hotel». Tanti piccoli e graditi, al turista, stratagemmi per rendere speciali le ferie sul più grande lago d’Italia. «In questo periodo il vero problema è trovare una stanza libera», afferma convinto Emil Bergonzini, presidente dell’associazione albergatori di Malcesine, «se non si riempie l’albergo è perché il rapporto qualità e prezzo non è adeguato alla struttura ricettiva». Dispensa ottimismo Bergonzini: «È vero, manca ancora il nostro cliente più affezionato, il tedesco, ma la nostra categoria può essere soddisfatta soprattutto se ci confrontiamo con altri settori commerciali. Il cliente, una volta alloggiato in albergo, tende a fare molta attenzione alle spese extra, spendendo decisamente meno durante lo shopping». Numeri all’insegna del tutto esaurito anche nei campeggi. «E ci mancherebbe non fosse diversamente», sostiene con un filo di polemica Marco Zaninelli, presidente dell’Assogardacamping. «Se non fossimo al completo in questo periodo, vorrebbe dire essere al cospetto di una grave crisi turistica. Questi sono i mesi da sempre deputati alle ferie». «Siamo al completo», risponde di getto Giovanni Bernini, titolare del campeggio Du Parc di Lazise, «abbiamo tanti olandesi e danesi e ora attendiamo con fiducia l’arrivo dei tedeschi. D’altronde il lago di Garda rimane ancora un’isola felice rispetto a tante altre località turistiche». Intanto i dati relativi a presenze e arrivi nei primi sei mesi di quest’anno, statistiche elaborate dall’ufficio turismo della Provincia, parlano di un territorio lacustre che segna nel complesso un trend negativo. In sofferenza soprattutto l’extralberghiero, vale a dire villaggi turistici, campeggi e alloggi privati. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, nei 19 Comuni che formano il sistema turistico locale di Garda si registra un -31,8 per cento negli arrivi (195.797) e un -13,23 per cento nelle presenze (1.524.070). Tradotto, una perdita di 232mila 420 presenze e di 88mila 308 arrivi. È andata meglio per il settore alberghiero, che ha segnato un incremento dell’1,69 per cento nelle presenze (1.383.412) a fronte di un -13,09 per cento negli arrivi (359.630). In pratica sono aumentati i pernottamenti (+ 22mila 949) a dispetto di un minor arrivo di gente (- 54mila189 persone). «È stata una sorpresa anche per noi addetti ai lavori constatare un aumento delle presenze a scapito degli arrivi», commenta Giuseppe Lorenzini. «Il motivo? Semplice. I turisti scandinavi una volta sul Garda, vista al lontananza da casa, si fermano minimo una settimana. C’è insomma un minor giro di gente di passaggio, leggi tedeschi, e un aumento di coloro che allungano le ferie. Questo grazie anche ad una buona politica dei prezzi. La diminuzione degli arrivi è dovuta anche a fattori contingenti come una Pasqua arrivata troppo presto, a fine marzo, che non ha fatto da lancio alla stagione turistica». Stesso discorso nell’ ambito dell’ extralberghiero. «Le avverse condizioni atmosferiche non hanno certo favorito il soggiorno all’aria aperta», concorda Giovanni Bernini, del camping Du Parc, «in aprile pioveva sempre, difficile dormire in campeggio».

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