«Non c’è solo la galleria Limone-Riva: tutta la gardesana occidentale è da risistemare, con interventi per almeno 400 miliardi». La stima, approssimativa ma sensata, mette d’accordo il presidente della Comunità montana dell’Alto Garda, Bruno Faustini, e l’assessore provinciale ai lavori pubblici Mauro Parolini. I quali parlano di un «degrado generalizzato della Gardesana, che richiede un intervento complessivo» In questi giorni c’è soddisfazione perchè, con tempi record, il tunnel tra Limone e Riva potrebbe essere inaugurato in pompa magna dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, già l’8 luglio, o al più tardi il 28. Ma la viabilità dell’alto lago ha bisogno di ben altro, e gli amministratori locali lo sanno. Lunga è la «lista della spesa»: servono un nuovo svincolo a Tignale, una serie di allargamenti sulle strozzature, un ampliamento del lume di tutti tratti in galleria, nuovi tunnel a Forbisicle, Limone e Voltino (dove fra l’altro c’è il problema di un masso da 5 mila metri cubi, che incombe sulla strada, e va sbriciolato prima di poter progettare nuovi interventi). Se ne è accorta anche l’Anas, che un mese fa ha scritto una lista degli interventi necessari per la sicurezza della Gardesana occidentale, e l’ha spedita al Dipartimento della protezione civile del Ministero dell’Interno. Nel documento, i tecnici indicano costi per 260 miliardi. «Il documento dell’Anas individua bene gli obiettivi – ammette l’assessore provinciale Parolini -, che sono gli stessi indicati da noi. Ma le stime peccano per difetto: a nostro parere servono tre o quattrocento miliardi. Si parla di 80 miliardi per lo svincolo di Tignale, 45 per i piccoli allargamenti, 45 per le gallerie esistenti, più un altro centinaio di miliardi per Forbisicle, Limone e Voltino. Serve di più – dice Parolini -, perchè la Gardesana è alle prese con una situazione di degrado generalizzato, che richiede un intervento complessivo. Deve essere una strada come tutte le altre: aperta tutto l’anno, e non chiusa ora sì, ora no». Concorda sulle stime anche Bruno Faustini, presidente della Comunità montana dell’Alto Garda : «Servono 400 miliardi, non di meno. Un aspetto da sottolineare, trascurato finora dall’Anas, è la fruibilità della strada da Salò a Gargnano, dove il problema del traffico è davvero da affrontare. Ci aspettiamo che il nuovo governo si prenda a cuore la nostra situazione, e che i finanziamenti siano erogati al ritmo spedito di 50 miliardi all’anno». Miliardi, strade, asfalto e cemento. Nel gioco, però, entrano anche altri aspetti: turismo, paesaggio: la Gardesana costeggia uno dei paesaggi più belli del nord Italia, in un distretto turistico importante. Si deve intervenire, ma con riguardo per questi apsetti. «Vigileremo – ha garantito Faustini – affinchè, nei limiti del possibile, gli interventi pur radicali siano rispettosi di un paesaggio rpezioso e unico. Quanto al turismo, ho due cose da aggiungere. La prima – dice il presidente della comunità montana -, è una richiesta al’Anas, di sospendere i piccoli cantieri aperti in questi giorni, che provocano disagi pesanti in estate. La seconda cosa è un grazie agli albergatori e agli operatori turistici, che stanno riuscendo a salvare la stagione malgrado tutte queste difficoltà».
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Non basta una galleria: alla Gardesana servono ancora 400 miliardi
Mentre è quasi ultimato il tunnel tra Limone e Riva
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