mercoledì, Maggio 1, 2024
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«Si aggiungono agli 84 stanziati in precedenza». Oggi il via libera dal Consiglio dei ministri. Il sottosegretario, deputato della Lega, annuncia di aver ottenuto un nuovo stanziamento nel maxiemendamento alla Finanziaria

Molgora: «Terremoto, 30 milioni dallo Stato»

La battaglia più dura s’è consumata nella notte fra lunedì e martedì. C’erano da dividere i magri stanziamenti della Protezione civile all’interno del maxi-emendamento alla finanziaria, che oggi sarà varato dal Consiglio dei ministri. «È stata dura – dice a battaglia conclusa il sottosegretario alle Finanze, Daniele Molgora – ma alla fine sono riuscito a strappare un nuovo, significativo stanziamento per le zone terremotate del Bresciano». I fondi ottenuti sono di 2 milioni di euro all’anno per i prossimi quindici anni, il che totalizza 30 milioni di euro complessivi per le zone gardesane e valsabbine duramente provate dal sisma del 24 novembre 2004. Molgora, che a Roma ha battagliato sul versante dei finanziamenti statali, e che lamenta di «aver dovuto fare tutto da solo, senza iniziative di altri partiti», sottolinea che questo stanziamento va ad aggiungersi a quelli già decisi in precedenza. E che non sono trascurabili. «Ricordo – dice il deputato leghista – che 10 milioni di euro erano stati stanziati con una prima ordinanza, nei giorni dell’emergenza. Poi, nella finanziaria 2005, d’intesa con il ministro Calderoli eravamo riusciti ad ottenere altri 30 milioni di euro». Una terza voce è stata rappresentata dai 2,93 milioni per quindici anni stanziati successivamente, «che fanno altri 44 milioni di euro». Finora, insomma, il governo nazionale aveva destinato 84 milioni di euro (sia pur diluiti nel tempo) alle zone terremotate di casa nostra. «Con i 30 milioni previsti nel maxi-emendamento – insiste Molgora – si arriva a 114 milioni stanziati per una zona terremotata nel Nord. Una somma impensabile negli anni scorsi, tanto più in un momento di difficoltà economica come quello che stiamo vivendo». Una somma che Molgora ricorda di aver dovuto strappare pezzo dopo pezzo: «Per quanto riguarda la Protezione civile, l’altra notte, si era partiti da stanziamenti concentrati nel Molise e nel centro Italia, mentre alla Valsabbia sarebbero rimaste le briciole. Dopo la trattativa durata tutta la notte si è arrivati a una divisione più equilibrata». Come saranno impiegati questi fondi? «Essendo collegati alla Protezione civile – anticipa Molgora – saranno utilizzati in accordo con il commissario». Il che, di fatto, li rende disponibili a una molteplicità di impieghi sul territorio. Oggi il maxiemendamento alla Finanziaria – dicevamo – approda al Consiglio dei ministri per l’approvazione finale. Molgora fa gli scongiuri, ma la suddivisione dei fondi per la Protezione civile appare «blindata» dall’accordo di maggioranza. Le popolazioni terremotate, insomma, dovrebbero davvero festeggiare un inatteso «pensiero» di santa Lucia…

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