venerdì, Dicembre 8, 2023
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Molgora: «Terremoto, 30 milioni dallo Stato»

La battaglia più dura s’è con­suma­ta nel­la notte fra lunedì e mart­edì. C’er­a­no da dividere i magri stanzi­a­men­ti del­la all’in­ter­no del maxi-emen­da­men­to alla finanziaria, che oggi sarà vara­to dal Con­siglio dei min­istri. «È sta­ta dura — dice a battaglia con­clusa il sot­toseg­re­tario alle Finanze, — ma alla fine sono rius­ci­to a strap­pare un nuo­vo, sig­ni­fica­ti­vo stanzi­a­men­to per le zone ter­re­mo­tate del Bres­ciano». I fon­di ottenu­ti sono di 2 mil­ioni di euro all’an­no per i prossi­mi quindi­ci anni, il che total­iz­za 30 mil­ioni di euro com­p­lessivi per le zone garde­sane e valsab­bine dura­mente provate dal sis­ma del 24 novem­bre 2004. Mol­go­ra, che a Roma ha battaglia­to sul ver­sante dei finanzi­a­men­ti statali, e che lamen­ta di «aver dovu­to fare tut­to da solo, sen­za inizia­tive di altri par­ti­ti», sot­to­lin­ea che questo stanzi­a­men­to va ad aggiunger­si a quel­li già decisi in prece­den­za. E che non sono trascur­abili. «Ricor­do — dice il dep­u­ta­to leghista — che 10 mil­ioni di euro era­no sta­ti stanziati con una pri­ma ordi­nan­za, nei giorni del­l’e­mer­gen­za. Poi, nel­la finanziaria 2005, d’in­te­sa con il min­istro Calderoli erava­mo rius­ci­ti ad ottenere altri 30 mil­ioni di euro». Una terza voce è sta­ta rap­p­re­sen­ta­ta dai 2,93 mil­ioni per quindi­ci anni stanziati suc­ces­si­va­mente, «che fan­no altri 44 mil­ioni di euro». Fino­ra, insom­ma, il gov­er­no nazionale ave­va des­ti­na­to 84 mil­ioni di euro (sia pur diluiti nel tem­po) alle zone ter­re­mo­tate di casa nos­tra. «Con i 30 mil­ioni pre­visti nel maxi-emen­da­men­to — insiste Mol­go­ra — si arri­va a 114 mil­ioni stanziati per una zona ter­re­mo­ta­ta nel Nord. Una som­ma impens­abile negli anni scor­si, tan­to più in un momen­to di dif­fi­coltà eco­nom­i­ca come quel­lo che sti­amo viven­do». Una som­ma che Mol­go­ra ricor­da di aver dovu­to strap­pare pez­zo dopo pez­zo: «Per quan­to riguar­da la Pro­tezione civile, l’al­tra notte, si era par­ti­ti da stanzi­a­men­ti con­cen­trati nel Molise e nel cen­tro Italia, men­tre alla Valsab­bia sareb­bero rimaste le brici­ole. Dopo la trat­ta­ti­va dura­ta tut­ta la notte si è arrivati a una divi­sione più equi­li­bra­ta». Come saran­no imp­ie­gati questi fon­di? «Essendo col­le­gati alla Pro­tezione civile — antic­i­pa Mol­go­ra — saran­no uti­liz­za­ti in accor­do con il com­mis­sario». Il che, di fat­to, li rende disponi­bili a una molteplic­ità di impieghi sul ter­ri­to­rio. Oggi il max­iemen­da­men­to alla Finanziaria — dice­va­mo — appro­da al Con­siglio dei min­istri per l’ap­provazione finale. Mol­go­ra fa gli scon­giuri, ma la sud­di­vi­sione dei fon­di per la Pro­tezione civile appare «blin­da­ta» dal­l’ac­cor­do di mag­gio­ran­za. Le popo­lazioni ter­re­mo­tate, insom­ma, dovreb­bero davvero fes­teggia­re un inat­te­so «pen­siero» di san­ta Lucia…

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