sabato, Aprile 20, 2024
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Inaugurata la 85a edizione della Fiera Agricola Zootecnica Italiana

Montichiari capitale della zootecnia “pesante”

  Con il sindaco Elenza Zanola a fare da padrona di casa, il direttore del Centro Fiera del Garda, Ezio Zorzi, il presidente della Provincia di Brescia, Daniele Molgora, il prefetto Narcisa Brassesco Pace, gli assessori lombardi Giulio De Capitani (Agricoltura) e Daniele Belotti (Territorio), ma anche il consigliere regionale Renzo Bossi (che ribadisce la posizione della Lega sul rinvio delle multe sul latte) e molte altre autorità presenti, ha preso il via nella mattinata di oggi l’83ª edizione della F.A.Z.I. – Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari (Brescia), in programma fino a domenica. Tre giorni in cui Montichiari diventa il cuore della zootecnia italiana ed europea, luogo di dibattito e di confronto sul presente e il futuro dell’agricoltura e vetrina per la manifestazione più importante nella bovinicoltura da latte: l’Open Holstein Show con animali provenienti da Italia, Olanda, Germania, Svizzera e Spagna e la finalissima in programma domani pomeriggio. Una kermesse che è riuscita a portare oltre 300 bovine nel ring di Montichiari, grazie all’impegno delle Associazioni provinciali allevatori di Verona e Brescia, dall’Anafi (Associazione nazionale allevatori di bovini frisona italiana), in collaborazione con il Centro Fiera di Montichiari e Veronafiere. L’agricoltura è alle prese con un momento non certo facile. «Eppure – ha ricordato l’assessore regionale alla partita, Giulio De Capitani – il settore primario è uno dei motori della Lombardia e di questa provincia in particolare, che produce oltre il 10 per cento del latte italiano». Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Provincia, l’on. Daniele Molgora. «Siamo una realtà fra le più importanti d’Italia – ha sostenuto Molgora – ma crediamo che le produzioni agricole del territorio non siano sufficientemente remunerate per la elevata qualità che portano. Per questo siamo in dirittura d’arrivo, dopo oltre un anno di lavoro, di un marchio di qualità provinciale, che riconosca ai nostri produttori, anche in termini economici, gli sforzi che compiono quotidianamente». «La settimana prossima – ha annunciato il presidente di Anas, l’Associazione nazionale degli allevatori di suini, il bresciano Andrea Cristini – discuteremo con il ministro dei decreti attuativi dell’etichettatura per il nostro settore, cercando di trovare un accordo anche con l’industria di macellazione e di trasformazione. Sarebbe assolutamente importante poter arrivare al consumatore con informazioni fondamentali sull’origine dei nostri prodotti, carne fresca e salumi. Ci ispiriamo a quanto fatto nel settore dei bovini da carne, che ormai da tempo hanno l’obbligo di indicare dove l’animale è nato, è stato allevato e macellato». Mentre si discute in Parlamento sulle risorse per finanziare la ricerca genetica («strumento fondamentale per una zootecnia di qualità e in grado di garantire una sicurezza alimentare irrinunciabile e che non può permettersi di fronteggiare ulteriori tagli», ha commentato il presidente dell’Apa di Brescia, Germano Pè), la F.A.Z.I. – Fiera Agricola Zootecnica Italiana porta l’agricoltura al centro della scena, con il tutto esaurito: 45.000 metri quadrati di superficie espositiva e oltre 450 tra espositori e allevatori presenti.

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