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Da Sirmione a Limone

Moto «mediche» sulle strade del lago per soccorsi veloci anche con le

Saranno due le moto «mediche» che entreranno in azione sulla sponda bresciana del Garda da domenica 13 luglio. Lo spiega, in una nota, la Comunità. «Il servizio interesserà l’area da Limone a Sirmione durante i fine settimana e i festivi – spiega il presidente, Giuseppe Mongiello -. Riguarda, in particolare, la statale 11, la 45 bis e la 572 (Desenzano-Salò). Mi preme sottolineare che si tratta di un intervento sperimentale. Con gli opportuni monitoraggi e test di efficacia, nel 2004 si potrebbe estendere a tutto il lago». E il segretario generale, Pierlucio Ceresa: «Le moto svolgeranno sia compiti di soccorso che di coordinamento. Giungeranno sul luogo dell’incidente, e faranno scattare l’allarme, chiamando in caso di necessità l’ambulanza o l’elicottero». Spiega Massimo De’ Casamassimi, direttore del Servizio intercomunale della Protezione civile: «Nel quadro del progetto Estate sicura, promossa dalla Comunità in collaborazione con la centrale operativa del 118 di Brescia e con Garda emergenza, abbiamo valutato l’utilizzo di mezzi di soccorso speciali alternativi. Bisogna ridurre al massimo i tempi standard di intervento (20 minuti dalla chiamata) e utilizzare la risorsa più appropriata. «Le problematiche da affrontare riguardano la rete viaria e l’aumento dei flussi di traffico nei fine settimana. Il notevole spostamento di veicoli sulle strade del lago, con percorsi alternativi inadeguati e numerosi centri di richiamo (Gardaland, piscine all’aperto, discoteche, ecc.), rende difficoltoso, e spesso impossibile, spostare i mezzi di soccorso tradizionali. «Inoltre il pendolarismo del week end ha provocato un ulteriore aggravamento della situazione: questo comporta, in alcuni momenti, un collasso del traffico, e la gestione delle emergenze (anche minori) comporta un notevole dispendio di risorse e di tempo». Da qui l’idea di utilizzare equipaggi sanitari in moto, come già avviene in città. Le Aprilia Atlantic 500 sono dotate di bauletto porta attrezzatura, livrea 118 e dispositivi di allarme (luci blu, sirene). Dispongono di un defibrillatore. Il personale (con la qualifica di soccorritore) è costantemente collegato alla centrale di Brescia tramite apparato radiotelefonico, e può valutare se far salire a bordo un infermiere professionale. «Il progetto – conclude De’ Casamassimi – è senz’altro il piano di emergenza estivo più complesso finora realizzato nell’area gardesana. Diversi gli enti coinvolti, e vari i mezzi utilizzati. Questa straordinaria complessità fra strutture induce lo staff di coordinamento a mantenere un contatto permanente con la realtà territoriale, per sovrintendere meglio alle attività». Su strada, quindi, le moto. E, sull’acqua, le motovedette della Guardia costiera, dei carabinieri e delle altre forze dell’ordine. Mancano solo i bagnini, sulle spiagge (pochi e limitati i casi).

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